Gentilissimo Ministro Riccardi,
Apprendo dell' impegno del dipartimento "antidroga"(auspicando al più presto un cambio del nome di questo dipartimento dal suono vagamente da propaganda nazional socialista), sotto la sua delega, nella cooperazione internazionale nella formazione del network Eranid. Congratulandomi nell' impegno intrapreso in questo difficile campo, spero che nella agenda da Voi tracciata, facendo parte di questo pool anche il Portogallo, si possa seriamente iniziare a parlare di depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti.
E' recente la volontà di introdurre nuove norme anche in Gran Bretagna, altro paese partecipante al network, rivisitando così le politiche che avevano riclassificato la cannabis sostanza "pericolosa"al pari di cocaina ed eroina. Sarebbe auspicabile l' introduzione a livello europeo della totale depenalizzazione oltre che del consumo di stupefacenti, anche la legalizzazione del consumo di cannabis per maggiorenni sotto prescrizione medica e la possibilità della coltivazione di questa pianta tramite licenza, rilasciabile da autorità locali.
In un periodo di crisi economica, questo settore, altamente sottovalutato, sarebbe in grado di muovere risorse in maniera capillare come nessun prodotto nella storia dell' umanità.
Provi ad immaginare disoccupati che da un giorno all' altro trovano occupazione nell' agricoltura fai da te di cannabis. Questo è quello che già avviene in tutta europa, ma essendo illegale, si spendono risorse economiche per contrastare questa attività. A livello di bilancio statale un provvedimento che preveda la legalizzazione e tassazione della produzione e vendita di cannabis sotto prescrizione medica, significherebbe un minor carico sul bilancio delle forze dell' ordine di attività repressiva che potrebbe essere diretta verso il traffico internazionale di droghe pesanti. Minor numero di processi penali per detenzione, coltivazione e vendita di cannabis, la sostanza stupefacente illegale più diffusa sul pianeta terra. Maggiori entrate per i bilanci pubblici. Semplicemente una maggior efficenza nel affrontare il problema della diffusione di stupefacenti al fine di ridurla.
Confidando in un cambio di rotta rispetto al governo precedente, approfitto per augurarle in bocca al lupo nella costruzione di questo network internazionale.
Le porgo cordiali saluti
Apprendo dell' impegno del dipartimento "antidroga"(auspicando al più presto un cambio del nome di questo dipartimento dal suono vagamente da propaganda nazional socialista), sotto la sua delega, nella cooperazione internazionale nella formazione del network Eranid. Congratulandomi nell' impegno intrapreso in questo difficile campo, spero che nella agenda da Voi tracciata, facendo parte di questo pool anche il Portogallo, si possa seriamente iniziare a parlare di depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti.
E' recente la volontà di introdurre nuove norme anche in Gran Bretagna, altro paese partecipante al network, rivisitando così le politiche che avevano riclassificato la cannabis sostanza "pericolosa"al pari di cocaina ed eroina. Sarebbe auspicabile l' introduzione a livello europeo della totale depenalizzazione oltre che del consumo di stupefacenti, anche la legalizzazione del consumo di cannabis per maggiorenni sotto prescrizione medica e la possibilità della coltivazione di questa pianta tramite licenza, rilasciabile da autorità locali.
In un periodo di crisi economica, questo settore, altamente sottovalutato, sarebbe in grado di muovere risorse in maniera capillare come nessun prodotto nella storia dell' umanità.
Provi ad immaginare disoccupati che da un giorno all' altro trovano occupazione nell' agricoltura fai da te di cannabis. Questo è quello che già avviene in tutta europa, ma essendo illegale, si spendono risorse economiche per contrastare questa attività. A livello di bilancio statale un provvedimento che preveda la legalizzazione e tassazione della produzione e vendita di cannabis sotto prescrizione medica, significherebbe un minor carico sul bilancio delle forze dell' ordine di attività repressiva che potrebbe essere diretta verso il traffico internazionale di droghe pesanti. Minor numero di processi penali per detenzione, coltivazione e vendita di cannabis, la sostanza stupefacente illegale più diffusa sul pianeta terra. Maggiori entrate per i bilanci pubblici. Semplicemente una maggior efficenza nel affrontare il problema della diffusione di stupefacenti al fine di ridurla.
Confidando in un cambio di rotta rispetto al governo precedente, approfitto per augurarle in bocca al lupo nella costruzione di questo network internazionale.
Le porgo cordiali saluti