Il titolo di questo post, "Lettere non inviate" è dato dal fatto che, a differenza del passato, questa lettera non verrà inviata allaredazione della Gazzetta di Parma. La motivazione al non invio della lettera alla Gazzetta è data dal fatto che, avendo trovato un lavoro, ma, sfortunatamente, essendo precario, non voglio più espormi, nella mia città, in una lotta donchichottesca per la legalizzazione dell' erba. Dopo anni di fiumi di inchiostro digitale versato, non ho mai ottenuto nessun risultato concreto. Perciò da oggi la mia sarà una battaglia silenziosa, le lettere le scriverò direttamente a personalità politiche del governo evitando le luci della ribalta giornalistica cittadina o a redazioni on-line.
Ed ecco a voi la prima "lettera non inviata" alla Gazzetta.
Egregio direttore, l' elezione del futuro sindaco di Parma sembra, come le ultime, basate sui proclami e sulla demagogia. A sinistra abbiamo Bernazzoli, detto "l' inceneritore", non per particolari capacità nel eliminare gli avversari, quanto più per la posizione assunta nei confronti del "termovalorizzatore", che verosimilmente distruggerà le imprese agroalimentari parmigiane, danneggiando irrimediabilmente la qualità del cibo prodotto nella nostra provincia.
In una posizione non ben precisata abbiamo Ghiretti, uno dei pochi che non è stato toccato dagli scandali della peggior giunta della storia della nostra città; quali sono i suoi meriti? Cosa potrebbe portare di nuovo alla nostra città?
Fortunatamente esistono anche altre forze politiche che ci potranno permettere di uscire dalla prigione del "bipolarismo", delle quali, a mio parere, se ne parla poco e che meriterebbero sicuramente più attenzione di questi due personaggi, nessuno dei quali mi auspico più di tanto a vedere come primo cittadino, specialmente "l' inceneritore".
Vorrei invece porre una domanda diretta, dalla quale mi aspetterei una altrettanto risposta diretta, dai candidati a sindaco; rispetto alla giunta Vignali, tristemente nota per i casi Bonsu e le dimissioni del capo dei vigili Jacobazzi, come si vorranno muovere nei confronti del contrasto alla diffusione di stupefacenti? La giunta Vignali ha il triste primato di avere, in pochi anni, dimostrato gli effetti peggiori e nefasti della cosiddetta "war on drugs"; i casi Bonsu e Jacobazzi sono infatti la cima dell' iceberg di una politica rovinosa. Il primo caso, del giovane pestato, ha dimostrato come le prime vittime di una "guerra", in questo caso alla diffusione di stupefacenti, siano le persone innocenti. Dall' altro lato, il caso delle tangenti nel quale è stato coinvolto Jacobazzi, dimostra come sia facile distrarre denaro pubblico con la scusa della "guerra senza se e senza ma" alla diffusione di stupefacenti, senza per di più ottenere risultati e creando anzi grossissimi danni, su tutti proprio alle forze dell' ordine.
In Giugno è stato diffuso un report, quello della Global commission on Drug Policy, firmato dagli ex presidenti di Colombia, Brasile e Messico( César Gaviria,Fernando Henrique Cardoso,Ernesto Zedillo), l' ex segretario generale dell' ONU Kofi Annan, l' ex-segretario di stato USA George Shultz, Javier Solana, Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'Unione Europea, Paul Volker ex presidente della banca centrale degli stati uniti d' america. In questo documento si evidenzia come l' attuale politica abbia condotto a risultati fallimentari in termini di salute pubblica, sicurezza, raggiungimento degli obbiettivi di riduzione della diffusione di stupefacenti, auspicando, almeno, ad una legalizzazione della cannabis.
I futuri candidati a sindaco si prenderanno la responsabilità di seguire la fallimentare strada tracciata del ben poco rimpianto Vignali o vorranno rendere Parma, la prima vera città europea e seguire le indicazioni della cammissione internazionale attraverso una regolamentazione della vendita e coltivazione di cannabis per uso terapeutico?
Ed ecco a voi la prima "lettera non inviata" alla Gazzetta.
Egregio direttore, l' elezione del futuro sindaco di Parma sembra, come le ultime, basate sui proclami e sulla demagogia. A sinistra abbiamo Bernazzoli, detto "l' inceneritore", non per particolari capacità nel eliminare gli avversari, quanto più per la posizione assunta nei confronti del "termovalorizzatore", che verosimilmente distruggerà le imprese agroalimentari parmigiane, danneggiando irrimediabilmente la qualità del cibo prodotto nella nostra provincia.
In una posizione non ben precisata abbiamo Ghiretti, uno dei pochi che non è stato toccato dagli scandali della peggior giunta della storia della nostra città; quali sono i suoi meriti? Cosa potrebbe portare di nuovo alla nostra città?
Fortunatamente esistono anche altre forze politiche che ci potranno permettere di uscire dalla prigione del "bipolarismo", delle quali, a mio parere, se ne parla poco e che meriterebbero sicuramente più attenzione di questi due personaggi, nessuno dei quali mi auspico più di tanto a vedere come primo cittadino, specialmente "l' inceneritore".
Vorrei invece porre una domanda diretta, dalla quale mi aspetterei una altrettanto risposta diretta, dai candidati a sindaco; rispetto alla giunta Vignali, tristemente nota per i casi Bonsu e le dimissioni del capo dei vigili Jacobazzi, come si vorranno muovere nei confronti del contrasto alla diffusione di stupefacenti? La giunta Vignali ha il triste primato di avere, in pochi anni, dimostrato gli effetti peggiori e nefasti della cosiddetta "war on drugs"; i casi Bonsu e Jacobazzi sono infatti la cima dell' iceberg di una politica rovinosa. Il primo caso, del giovane pestato, ha dimostrato come le prime vittime di una "guerra", in questo caso alla diffusione di stupefacenti, siano le persone innocenti. Dall' altro lato, il caso delle tangenti nel quale è stato coinvolto Jacobazzi, dimostra come sia facile distrarre denaro pubblico con la scusa della "guerra senza se e senza ma" alla diffusione di stupefacenti, senza per di più ottenere risultati e creando anzi grossissimi danni, su tutti proprio alle forze dell' ordine.
In Giugno è stato diffuso un report, quello della Global commission on Drug Policy, firmato dagli ex presidenti di Colombia, Brasile e Messico( César Gaviria,Fernando Henrique Cardoso,Ernesto Zedillo), l' ex segretario generale dell' ONU Kofi Annan, l' ex-segretario di stato USA George Shultz, Javier Solana, Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'Unione Europea, Paul Volker ex presidente della banca centrale degli stati uniti d' america. In questo documento si evidenzia come l' attuale politica abbia condotto a risultati fallimentari in termini di salute pubblica, sicurezza, raggiungimento degli obbiettivi di riduzione della diffusione di stupefacenti, auspicando, almeno, ad una legalizzazione della cannabis.
I futuri candidati a sindaco si prenderanno la responsabilità di seguire la fallimentare strada tracciata del ben poco rimpianto Vignali o vorranno rendere Parma, la prima vera città europea e seguire le indicazioni della cammissione internazionale attraverso una regolamentazione della vendita e coltivazione di cannabis per uso terapeutico?
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