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martedì 27 marzo 2012

ITALIA - Antiproibizionisti droghe: stop alla caccia dei consumatori di cannabis

'In Italia e' in atto una vera e propria caccia al consumatore di cannabis'. Ogni giorno, in media, vengono arrestati 'circa 10 consumatori' e tra questi 'almeno uno e' fermato per aver superato di pochissimo la dose massiva consentita'. Lo affermano le associazioni Luca Coscioni, Radicali antiproibizionisti, Sensibilizzazione Canapa autoprodotta (Ascia) e il movimento Liberali antiproibizionisti, che oggi, in occasione di una conferenza stampa al Senato, hanno invitato il ministro con delega alle politiche antidroga, Andrea Riccardi, il Governo, il Dpa e il Parlamento a 'rivedere la Fini-Giovanardi, cancellare la presunzione di reato, giungere a una regolamentazione della coltivazione domestica e della detenzione a scopo personale e a non introdurre, in caso di incidente stradale, l'esame delle urine per il conducente, poiche' si potrebbe riscontrare la presenza della sostanza anche se consumata un mese prima'.
'Ognuna delle nostre organizzazioni ha chiesto un incontro a Riccardi - ha spiegato Giancarlo Cecconi (Ascia) - ma il ministro non ci ha ancora risposto. Non vogliamo altro che evitare la 'criminalizzazione' dei 5 milioni di consumatori occasionali o abituali di cannabis'. 'Viviamo in uno Stato di polizia, quando le richieste che giungono dai social network e dalla rete vanno in direzione opposta' ha puntualizzato Edoardo De Blasio (movimento Liberali antiproibizionisti). Per le associazioni 'non e' corretto che chi consuma cannabis, magari nella propria abitazione, venga criminalizzato, a differenza di chi beve o fuma'.
'Per quanto si continuino a depositare in Parlamento disegni di legge - ha commentato la senatrice radicale Donatella Poretti - non si riesce a modificare in positivo la Fini-Giovanardi. Da questo Governo tecnico ci aspettavamo iniziative piu' pragamatiche, meno ideologiche'. 'Preoccupa', ha sottolineato infine Claudia Sterzi (Radicali antiproibizionisti), la risoluzione proposta dal Dipartimento antidroga ai lavori dell'Unodc (organizzazione dell'Onu contro la droga e il crimine) di Vienna a tutela delle donne e dei minori: 'Questa risoluzione, in Italia, si trasformera' in un accanimento verso le donne e le giovani mamme: vogliamo affermare la facolta' di far uso di cio' che vogliamo senza essere chiamati criminali'.

ITALIA - Antiproibizionisti droghe: stop alla caccia dei consumatori di cannabis 

domenica 25 marzo 2012

Chicago, avanzata proposta per liberalizzare l'uso della marijuana

La città di Chicago, dal momento che riscontra elevate difficoltà nel pagare tutti i poliziotti necessari per perseguire l'uso illegale della marijuana, ha deciso di liberalizzare lo spinello.
Se la proposta verrà accolta, la città dell'Illinois, diverrà la 'nuova ' Amsterdam.
La proposta elaborata dal democratico Daniel Solis si compone di queste linee guida: se fino ad ora chi viene trovato in possesso di 10 grammi rischia una condanna a sei mesi di carcere ed una multa di 1500 dollari oltre ad avere la fedina penale segnata, invece con la nuova normativa la punizione massima consisterà nel pagamento di 200 dollari e la condanna a 10 ore di volontariato a favore di un progetto cittadino per i poveri.
Come abbiamo detto all'inizio, la modifica della normativa risulta essere l'unica strada possibile per risolvere il problema della mancanza di denaro. Infatti, il comune non ha abbastanza soldi per pagare i poliziotti che devono perseguire ogni anno all'incirca 23.000 reati commessi da chi viene ritrovato in possesso di marijuana.

Mathew Myladoor Chicago, avanzata proposta per liberalizzare l'uso della marijuana  

martedì 20 marzo 2012

Come ottenere i farmaci cannabinoidi

Esistono vari tipi di farmaci cannabinoidi: il Sativex GW, uno spray orale derivato dalla pianta, alcuni farmaci della società olandese Bedrocan B.V. che sono vere e proprie infiorescenze essiccate, prodotte sotto il controllo del Ministero della Salute olandese, il Marinol, a base di THC (il principale principio attivo della Cannabis) sintetico, e il Cesamet, un analogo sintetico del THC.

Procedura: Il medico (di famiglia –Mmg-, specialista ospedaliero o lo specialista che ha in cura il paziente) ai sensi dell’art. 2 del D.M. 11-2-97 può prescrivere uno dei farmaci a base di cannabinoidi, in quantità necessaria al massimo per 3 mesi di cura, sul modulo appositamente predisposto dal Ministero della Salute. Il medico ottenuto il consenso informato scritto del paziente, secondo modello allegato, consegna il modulo per la richiesta d’importazione compilato e firmato alla Farmacia Ospedaliera o Territoriale, che a sua volta richiederà il preventivo per l’acquisto del farmaco alla ditta esportatrice e, successivamente, l’autorizzazione per l’importazione del medicinale al Ministero della salute (per x patologia, x pazienti, x mesi, x quantità) da allegare all’ordine dell’ acquisto. Ottenuta l’autorizzazione del Ministero della Sanità (dopo più o meno una settimana) la Azienda Sanitaria di riferimento fa il bonifico bancario per concludere l’acquisto, inoltra copia originale dell’autorizzazione all’importazione alla ditta esportatrice e dispensa il medicinale. Nota, l’autorizzazione per l’importazione ha una validità di 6 mesi.

Per l’acquisto della specialità medicinale SATIVEX le Farmacie devono rivolgersi all’azienda IDIS (Giulia Canova Order Processor / Administrator (Italy/Spain), Global Sales Department – IDIS: Tel : +44 (0)1932 824123, internationalsales@idispharma.com).
Nota: quest’azienda per info e vendite risponde anche in Italiano.

Nonostante le lungaggini burocratiche (sia per l’azienda che acquista che per quella che vende) le Farmacie italiane, impostando con un po’ di pratica bene la procedura, riescono ad avere la disponibilità del farmaco all’incirca in un mese.

Per quanto riguarda l’onere della spesa di acquisto del farmaco l’articolo 5 del Decreto Ministeriale 11 febbraio 1997 sopra citato recita:
“L’onere della spesa per l’acquisto dei medicinali di cui all’art.1 non deve essere imputato ai fondi attribuiti dallo Stato alle regioni e provincie autonome per l’assistenza farmaceutica, tranne il caso in cui l’acquisto medesimo venga richiesto da una struttura ospedaliera per l’impiego in ambito ospedaliero. In quest’ultimo caso, fatti salvi i vincoli di bilancio e quelli inopportuni eventualmente posti da alcune normative regionali (Marche e Puglia) l’azienda ospedaliera potrà far gravare la relativa spesa nel proprio bilancio al pari dei farmaci in commercio in Italia e degli altri beni necessari per lo svolgimento delle prestazioni di assistenza sanitaria”.

Se è lo specialista a compilare la richiesta, in teoria basterebbe che lo stesso la consegni alla Farmacia dell’Ospedale e si dovrebbe ottenere il farmaco gratis tramite il day-hospital, come prevede la legge.

Si ricorda che le Farmacie, ospedaliere e territoriali, non hanno la facoltà di entrare nel merito della richiesta del medico per il proprio paziente -tanto meno respingerla- e sono tenute ad inoltrare al Ministero la richiesta per l’ autorizzazione. Pertanto il medico che lavora in una struttura ospedaliera, così come prevede la legge, deve solo presentare il modulo per la richiesta d’importazione alla farmacia per ottenere il farmaco e dispensarlo gratuitamente al paziente tramite il day-hospital. I medici Mmg e gli specialisti esterni all’ASL di residenza del paziente (turismo sanitario) devono presentare il modulo (tranne nei casi in cui l’ASL avesse disposto un ”piano virtuoso”, vedi dopo) alla farmacia territoriale di competenza.

La maggior parte delle Farmacie Territoriali delle ASL, ma per fortuna non tutte, chiedono al paziente di pagare il costo di farmaco e procedure di importazione (dai 600 ai 2000 euro anticipati per tre mesi di terapia – nota, non necessariamente con somma anticipata perché possono anticiparti la spesa e rateizzarla con le forniture, ma fanno comunque prendere l’impegno scritto). Alcune ASL in vari modi amministrano la nuova possibilità di cura per non limitare il diritto alla salute ai pazienti e per diminuire la spesa sanitaria nei casi in cui le ordinarie e cure convenzionali risultino inefficaci o gravate da effetti collaterali (per es. l’ex direttore sanitario dell’ASP di Cosenza aveva disposto un piano virtuoso che indicava un’unica farmacia (territoriale) per l’accoglimento e la gestione di tutti i moduli per la richiesta d’importazione di farmaci cannabinoidi. Ottenuti i farmaci la farmacia delegata dispensava i medicinali alle farmacie, ospedaliere per darle gratuitamente in regime di day-hospital ai pazienti con esenzione per patologia, e territoriali facendo risparmiare il paziente sui costi per l’importazione.)

CONTEGGIO FABBISOGNO PER PAZIENTE DI SATIVEX
CONFEZIONI da 4 flaconi da 5,5 ml
FLACONE da 5,5 ml
Contenuto: 2.7 m g di delta-9 tetraidrocannabinolo e 2,5 mg cannabidiolo.
Contenuto in sprays (puff): ca 51 (1 puff ca 0.11 ml)
Contenuto in g equivalenti di cannabis (calcolo secondo l’INCB –Int. Narcotics Control Board): 3g
DOSE STIMATA in PUFF/SPRAYS PER PAZIENTE:
GIORNALIERA: 8-10 puff/die (0.88 ml/1.1 ml), ma si può salire fino a 24 sprays/die. (una spruzzata ca. 0,1 ml/2,5 mg THC). Per comodità calcoliamo 10 puff/die, quindi:
MENSILE: 300 puff/mese
ANNUALE: 3600 puff/anno

NUMERO DI FLACONI PER PAZIENTE
MESE: 5 (DATO CHE LA RICHIESTA AL MINISTERO VALE 90 GIORNI:
TRIMESTRALE (15 flaconi corrispondenti a scatole 3,75)

CALCOLO MEDIO PER ECCESSO 4 SCATOLE PER 3 MESI DI TERAPIA A PZ
(Ovviamente se i pz sono più di uno è meglio fare il quoziente a 4 flacc.
ANNUALE: 15 scatole (60 flaconi anno per paziente)
COSTO ANNUO (1 scatola ca 470 euro) = 7.050 euro/pz

COSA SCRIVERE SUL MODULO DI IMPORTAZIONE IN CASO DI SATIVEX:

- Nome commerciale: Sativex

- Denominazione principio att.: delta 9-THC – cannabidiolo

- Forma farmaceutica: spray orale

- Dosaggio: 2,7 mg THC e 2,5 mg CBD per flacone

- Confezioni da: 4 flaconi da 5,5 ml

- Numero confezioni richieste: 15

- Posologia prescritta: 10 puff al dì

- Indirizzo completo: IDISPHARMA Global Sales Department – IDIS: Tel : +44 (0)1932 824123, internationalsales@idispharma.com, (http://www.idispharma.com)

- Per la GW- Pharmaceuticals

- Dogana di ingresso: Roma Ciampino

COSA SCRIVERE SUL MODULO DI IMPORTAZIONE IN CASO DI BEDROCAN
(e, con le dovute modifiche, in caso di BEDROBINOL, BEDIOL, BEDICA):

- Nome commerciale: Bedrocan
- Denominazione principio att.: dronabinolo
- Forma farmaceutica: infiorescenze essiccate
- Dosaggio: THC 18%
- Confezioni da: 5 grammi
- Numero confezioni richieste: 18 (diciotto)
- Posologia prescritta: 0,5 grammi x volte 2 al dì
- Indirizzo completo…: Bureau voor medicinale Cannabis-Postbus 16114- NL2500 BC-Den Haag Olanda
- Dogana di ingresso: Roma Ciampino

Per quanto riguarda i costi, attualmente sono i seguenti:
I costi fissi di importazione (che, nel caso di importazioni multiple, cioè per più pazienti contemporaneamente, vengono suddivisi fra tutti) sono (al momento):
- € 80 per handling costs
- € 40 per cost of application of export licence
- € 126 per i costi di trasporto.

SE E’ STATO PRESCRITTO IL GALENICO, (corrispondente a Bedrocan, Bediol, Bedrobinol), almeno teoricamente basterebbe che il medico (di base o ospedaliero) facesse una ricetta semplice, con nome e cognome del pz, non scrivesse il nome commerciale del Bedrocan ma scrivesse Cannabis flos con la percentuale di THC (che varia a seconda se Bedrocan, Bediol o Bedrobinol) e la mandasse alla farmacia ospedaliera, e la cosa sarebbe bypassata. La farmacia si potrà rivolgere direttamente alla ditta Solmag con buono di acquisto semplice e non occorre nessuna richiesta al ministero. Resta il fatto che se richiesta è fatta dal medico di base il pz dovrà pagarsi il farmaco, se fatta da medico ospedaliero in day hospital non dovrebbe esserci questo problema.

In questo caso non occorrono né il modulo di importazione, né il consenso informato, né la dichiarazione di assunzione di responsabilità e insostituibilità del farmaco.

Si fa la prescrizione magistrale su ricettario semplice, del tipo (ad esempio):

- Nome del pz

- Cannabis Flos 18-21% THC come materiale vegetale essiccato in singole dosi da 0,33 g e tali 60 dosi (sarebbe il Bedrocan; oppure Cannabis Flos 11-13% THC, corrisponde a Bedrobinol; Cannabis flos 5-7% THC, GRANULI, corrisponde a Bediol; Cannabis flos 14%, corrisponde a Bedica, questo non distribuito dalla Solmag). Nei pz naive il Ministero della salute Olandese consiglia di iniziare dal dosaggio di THC più basso, per poi salire.

- Posologia 0,33 g x 3 volte al dì per uso orale (e/o per inalazione) [oppure 0,5 g x 2 volte al dì]

- Ricetta non ripetibile (30 gg di terapia)

La ricetta può essere inoltre presentata in una qualsiasi farmacia dotata di laboratorio galenico (quasi tutte). In questo caso il paziente deve però pagare direttamente il farmaco.

Per informazioni sul galenico si può contattare:
Roberta dellOrto (o chi per essa), ARTHA – Fidia Farmaceutici S.p.A. divisione Solmag
r.dellorto@solmag.it - Phone: +39.02.99442.249 - Fax: +39.02.99442.266 - www.arthagalenici.com

La ditta provvede a importare direttamente il farmaco e quindi competono a tale azienda tutte le formalità burocratiche. In tale caso, però, l’azienda fornisce alla farmacia solo confezioni da cinquanta grammi alla volta, con un prezzo di circa 16 euro al grammo (si accolla tutte le spese di importazione), la farmacia di solito fa un ricarico del doppio più iva, per cui si arriva a circa 38 euro al grammo, quindi per un totale di 1900 euro a prescrizione.

Fac-simile di modulo per il Consenso informato (TENERNE UNA COPIA):

Il/la sottoscritto/a ……………………..……………………………………………

dichiara di essere stato/a dettagliatamente e comprensibilmente informato/a dal Dottor…………………………………………..sulla possibilità di impiego, nell’ambito della mia patologia, del farmaco ……….. [specificare il tipo ] e sui suoi potenziali effetti collaterali.

[N.B. il seguente paragrafo vale per le indicazioni non registrate (es. sclerosi multipla) e va cancellato nel caso in cui la prescrizione sia fatta per il trattamento della nausea in chemioterapia o per la stimolazione dell’appetito nell’AIDS, uniche due indicazioni registrate] In particolare dichiaro di essere consapevole che il farmaco in questione mi viene proposto per una indicazione diversa da quella indicata nella scheda tecnica del farmaco medesimo ma che ciò avviene sulla base della convinzione, suffragata dai risultati di lavori apparsi sulla letteratura medica internazionale, che esso possa risultare utile nel trattamento di alcuni dei sintomi connessi alla mia malattia.

La necessità di ricorrere alla specialità medicinale sopraindicata è dovuta alla mancanza di valida alternativa terapeutica, avendo il sottoscritto praticato, senza benefici, le alternative disponibili in commercio sul territorio nazionale.

Firma…………………………

Lì,……………………………

RIEPILOGO SCHEMATICO:

SEI MEDICO OSPEDALIERO E VUOI PRESCRIVERE SATIVEX (LO SPRAY)?

COMPILA IL MODULO DI IMPORTAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO, E PASSA TUTTO ALLA FARMACIA OSPEDALIERA. LA CONSEGNA DEL FARMACO SARA’ FATTA IN DAY HOSPITAL.

SEI MEDICO OSPEDALIERO E VUOI PRESCRIVERE L’INFIORESCENZA (BEDIOL O SIMILI)?
TRE POSSIBILITA’:

1) COMPILA IL MODULO DI IMPORTAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO E PASSA TUTTO ALLA FARMACIA OSPEDALIERA. IL PZ NON DOVREBBE PAGARE IL FARMACO, MA AL LIMITE LE SPESE DI IMPORTAZIONE, CHE EVENTUALMENTE SI DIVIDONO SE VIENE FATTO UN ORDINE PER PIU’ PAZIENTI. CONSEGNA IN DAY HOSPITAL

2) COMPILA UNA RICETTA SEMPLICE E PASSALA ALLA FARMACIA OSPEDALIERA, CHE SI RIVOLGERA’ ALLA SOLMAG, PERO’ LA FARMACIA PAGHERA’ IL FARMACO PIU’ CHE NON A IMPORTARLO DIRETTAMENTE. CONSEGNA IN DAY HOSPITAL

3) COMPILA UNA RICETTA SEMPLICE E IL PZ POTRA’ ANDARE IN QUALSIASI FARMACIA DOTATA DI LABORATORIO GALENICO, MA DOVRA’ PAGARE CIRCA 1900 EURO PER 50 GRAMMI.

SEI MEDICO DI MMG: TEORICAMENTE LE MODALITA’ SONO LE STESSE, IN QUANTO MEDICO CONVENZIONATO. LA DIFFICOLTA’ STA CHE IN QUESTO CASO NON E’ POSSIBILE UN USO OSPEDALIERO, CIOE’ UN DAY HOSPITAL. IL PZ DOVREBBE PAGARE IL FARMACO E LE SPESE DI IMPORTAZIONE, CHE EVENTUALMENTE SI DIVIDONO SE VIENE FATTO UN ORDINE PER PIU’ PAZIENTI. NESSUN PROBLEMA PER LA RICETTA SEMPLICE DA PORTARE IN UNA FARMACIA ESTERNA.

IN SUBORDINE: CANNABINOIDI SINTETICI

Esistono inoltre sul mercato estero due cannabinoidi sintetici, il dronabinol (registrato come Marinol® in USA, ma prodotto anche in Germania) e il nabilone (Cesamet®), entrambi approvati per il trattamento della nausea e del vomito nelle chemioterapie antitumorali e nell’anoressia in malati di AIDS.

Marinol ® (dronabinol)
Principi attivi: Dronabinol (THC)
Forma farmaceutica: capsule 2,5-5-10 mg
Indicazioni: antiemetico dopo chemioterapia
stimolante dell’appetito in AIDS
Posologia media: 5 mg x 3 volte/dì
www.marinol.com
Solvay Pharmaceuticals, Inc.901 Sawyer Road
Marietta, GA 30062
U.S.A.
tel. 1-800-241-1643

Dronabinol
www.thc-pharm.de
Christian Steup
tel. 0049.69.65.30.2222
e-mail: steup@thc-pharm.de

Cesamet® (Nabilone)
Principio attivo: Nabilone
Forma farmaceutica: capsule 1 mg
Indicazioni: antiemetico dopo chemioterapia
Posologia media: 1-2 cps 2-3 volte/dì
www.camb-labs.com
Cambridge Laboratories Ltd, Deltic House, Kingfisher Way, Silverlink Business Park,Wallsend, Tyne & Wear,NE28 9NX.
UNITED KINGDOM
Tel: +44.191.296.9300
Fax: +44.191.296.9368
email: marketing@camb-labs.com

Come ottenere i farmaci cannabinoidi

venerdì 16 marzo 2012

COLOMBIA - Presidente Santos apre a legalizzazione droghe


Al vertice delle Americhe, in programma a meta' aprile a Cartagena, si discutera' anche di lotta al narcotraffico, senza tralasciare nessuna ipotesi. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos lo assicura in un'intervista all'emittente tv Canal 1, proponendo un metodo per affrontare il tema. "Occorre analizzare gli scenari possibili e le relative conseguenze - spiega Santos -. Se torniamo ad essere molto piu' intransigenti, se mettiamo in carcere tutti i consumatori cosa puo' succedere? Se andiamo all'altro estremo, se legalizziamo, cosa succede, quanto costa, che ripercussioni o implicazioni puo' avere? Se rimaniamo in una posizione intermedia, che e' depenalizzare il consumo ma continuare a perseguire i narcotrafficanti, come si puo' procedere? Tutte queste opzioni devono essere valutare dagli esperti di salute pubblica e di lotta al crimine organizzato. Una volta che abbiamo davanti tutti gli scenari - osserva il presidente -, possiamo discutere quale e' il migliore".
C'e' pero' la ferma opposizione di Washington a qualunque forma di legalizzazione delle droghe. "Gli Stati Uniti dicono, la legalizzazione e' la cosa peggiore - replica Santos -, Bene, allora cerchiamo di capire se e' peggiore, se aumenta il numero di tossicodipendenti, quanto cosa curare le dipendenze rispetto a quello che costano i detenuti nei carceri degli Stati Uniti per consumo o traffico di droga". Il leader colombiano tiene a precisare che il suo Paese non sosterra' nessuna posizione in particolare, ma dara' la possibilita' a tutti di affrontare tutti gli aspetti del fenomeno al summit di Cartagena. "Voglio solo presentare una proposta sulla metodologia - conclude Santos -, il presidente del Guatemala mi ha chiamato e mi ha detto: 'noi siamo molto interessati a che lei ponga insieme al presidente del Messico il tema nell'agenda del verticei'".
Intanto il responsabile della lotta al narcotraffico del dipartimento di Stato americano William Brownfield e' partito oggi per una missione in Honduras, Guatemala e Salvador per mettere a punto piano "concreti" di contrasto alla criminalita' organizzata.
L'obiettivo dell'inviato di Washington e', come lui stesso ha dichiarato, "parlare direttamente con i rappresentanti dei tre governi di programmi concreti e specifici". "I tre governi hanno tutto il diritto di dire alla comunita' internazionale che il momento di parlare e' passato e che ora e' necessario agire", ha sottolineato Brownfield, lasciando intendere pero' che il metodo e' il rafforzamento dell'azione di contrasto con il dispiegamento di piu' uomini e mezzi.
"Abbiamo fatto le nostre valutazioni e concluso che la politica della depenalizzazione non serve agli Stati Uniti", ha chiarito. Il delegato statunitense andra' anche in visita nel carcere di Comyagua, la struttura penitenziaria dell'Honduras dove lo scorso 14 febbraio rimasero uccisi 361 detenuti a causa di un incendio, per annunciare l'avvio di una collaborazione per migliorare il sistema carcerario del Paese.

sabato 10 marzo 2012

Bernazzoli, il nulla di nuovo che avanza

La corsa al sindaco di Parma è partita da tempo. Dopo lo sventurato Super Vignali, l' eroe nostrano "caduto" per mano del super nemico Kriptonite Jacobazzi, ecco affacciarsi, nel panorama politico parmigiano, Capitan Bernazzoli.

Il nuovo eroe, forte della sua impopolarissima attività come presidente della provincia di Parma e artefice e promotore primo dell' inceneritore nella città ducale, scende in campo nelle elezioni amministrative e corre a candidato sindaco di Parma. Uno dei pochi promossi del PD a vincere, e già per questo osannato dalla troica nazional-popolare-socio-catto-comunista Parmigiana, ha annunciato le sue misure in tema di sicurezza a Parma.

Capitan Bernazzoli
Dopo gli esaltanti insuccessi del suo predecessore, Super Vignali, e forte di questi disastri, il nostro Capitan Bernazzoli punta ancora su "una maggiore presenza sul territorio delle forze dell' ordine". Infatti le dimissioni di Monteverdi, a seguito del caso Bonsu, (un giovane di colore malmenato durante una operazione antidroga, dei vigili urbani a seguito della "tolleranza zero" verso spacciatori e prostitute) giustamente non ha insegnato nulla a Parma. I crimini a Parma sono aumentati proprio a seguito di un aumento dell' impiego delle forze dell' ordine. Sono anche stati chiamati i militari e il risultato è più che incoraggiante; aumento del numero dei furti nelle abitazioni. Siamo insomma sulla buona strada per vedere, anche per le strade di Parma, così come a Città del Messico o in Colombia, delle belle sparatorie o rapine armate a causa di un più che attendibile aumento di violenza per il traffico di droga e la spartizione dei parchi pubblici.

Ovviamente non è auspicabile l' intervento di una persona qualificata per affrontare il tema della sicurezza pubblica su basi economiche, ossia la verifica dell' ottenimento di risultati in base ai soldi impiegati per ottenere gli obbiettivi perseguiti. Rendere misurabile in termini monetari il successo di una politica sulla sicurezza è dispendioso in termini di parole, di difficile attecchimento nell' immaginario collettivo e poco propagandistico. E' per questo più facile parlare di "più forze dell' ordine sul territorio", che spiegare che "un aumento della spesa del comune in personale delle forze dell' ordine impiegato nelle strade, è fonte di un aumento di tassazione ceteris paribus e ad un aumento della violenza attesa della microcriminalità, con il risultato di ottenere meno sicurezza è un dispendio di denaro pubblico che, come dimostra il caso Jacobazzi (ex capo dei vigili urbani di parma indagato per tangenti, perchè, tra le accuse, sembra che i soldi spesi per l'impiego dei cani antidroga di cui si è dotato il corpo delle forze "armate" parmigiane, sia stato utilizzato per il rifacimento del giardino della casa al mare dell' ex capo dei vigili urbani) può portare facilmente a corruzione. Per questo la politica si fa portavoce di facili slogan, perchè dietro poche parole possono nascondersi molte lacune.

Per questo motivo, a Parma, parlare di una politica basata sulla distribuzione di cannabis terapeutica, cosa che sottrarrebbe il mercato della sostanza stupefacente illegale più consumata al mondo dalle mani della micro criminalità, riducendo le spese in operazioni di polizia per fatti legati all' utilizzo di cannabis e concentrare le forze dell' ordine al contrasto di crimini quali furti e rapine, non è da considerare.  Tutto questo senza parlare del fatto che l' attività di coltivazione di cannabis terapeutica e la vendita della sostanza, creerebbe nuovi posti di lavoro legali e nuovi incassi per il comune. Meno spese, maggiori incassi, più lavoro, più sicurezza.

SuperVignali
Così come considerare la possibilità di utilizzare il nuovo Ponte Nord e destinare l'uso dei locali alla pratica del meretricio è un argomento che potrebbe toccare gli animi dei catto-puritano-comunisti. Altro fronte fallimentare sul quale si è vergognosamente battuto il nostro mai compianto ex sindaco Vignali, è stato proprio il contrasto alla prostituzione, attraverso l' emanazione di una multa (per altro facilmente cancellabile perchè incostituzionale) per chi fosse stato colto in flagrante a contrattare con delle prostitute per delle prestazioni. Il risultato; qualche sfortunato, preso a braghe calate, con una multa che poteva farsi cancellare con ricorso dal giudice di pace e soldi pubblici spesi in una attivià che non ha portato anessun risultato e che ha garantito incassi in nero a chi ha trafficato sulla pelle di donne immigrate.

Insomma, il futuro di Parma è avvolto da nubi nere, portatrici di tumori (causa inceneritore) e un verosimile aumento della criminalità a causa dell' incompetenza e della mancanza di coraggio e volontà di informare i cittadini da parte dei candidati sindaci, al solo scopo di accaparrarsi una poltrona e succhiare soldi dalle tasche comunali.

Torna quindi utile ricordare quando scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne "il Gattopardo" quando si andrà alle prossime urne. "Dobbiamo cambiare tutto affinchè non cambi niente".

L' ignoranza al governo

Bernazzoli: "Forze dell'ordine più sul territorio e meno negli uffici"

COMUNICATO STAMPA
 “La costruzione di una efficace politica di sicurezza deve cominciare dal basso, tra la gente, nei quartieri. Per questo mi impegno ad organizzare incontri pubblici periodici con le forze dell’ordine, per creare una comunicazione diretta sui problemi dei quartieri e insegnare ai cittadini l’uso di semplici forme di prevenzione”.
Il candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli torna ad affrontare il tema della sicurezza, “uno dei più richiesti dai numerosi cittadini che sto incontrando nel corso di questa campagna elettorale. E’ proprio dal confronto con loro che sto traendo, ogni giorno di più, spunti e soluzioni concrete”.  “Garantire la sicurezza dei parmigiani – sottolinea Bernazzoli – dovrà essere un impegno costante della prossima amministrazione comunale. Nel rispetto delle proprie competenze ed evitando facili strumentalizzazioni e propagande, bisogna che il Comune sia promotore di un grande progetto di “vigilanza sociale”.
Incontri pubblici nei quartieri con le Forze dell’Ordine
In primo luogo, serve il massimo sforzo “per favorire un lavoro congiunto e collaborativo tra le forze dell’ordine  – osserva il candidato sindaco – che deve sfociare, non solo in efficaci operazioni di controllo del territorio cittadino, ma anche nella promozione di incontri pubblici nei quartieri che mettano in relazione i bisogni e le segnalazioni dei cittadini con chi opera per la loro sicurezza. Specie per la parte più anziana della popolazione, questi saranno momenti di formazione vera e propria su come applicare semplici comportamenti per evitare truffe, furti, scippi o altre tipologie di reati”. La proposta di Bernazzoli si fonde con “il nuovo ruolo del vigile di quartiere, figura che, come ho detto nei giorni scorsi, deve essere estesa e portata in tutti i quartieri di Parma”.
Impiegare maggiormente le forze dell’ordine per il controllo del territorio
“Serve un maggiore coordinamento tra la Polizia Municipale e le forze dell’ordine – rimarca Bernazzoli –  per promuovere azioni congiunte ed effettuare degli efficaci controlli in entrata e uscita dalla città. Bisogna inoltre ottimizzare l’impiego degli agenti affinché vengano utilizzati nel maggior numero possibile, in operazioni di controllo del territorio e di repressione dei crimini anziché nella gestione dell’attività burocratiche e di ufficio”.
Certezza della pena
Infine, Bernazzoli  richiama l’attenzione al tema della certezza della pena per chi compie reati, “in modo tale da garantire più sicurezza ai nostri cittadini e, allo stesso tempo, per non vanificare il lavoro prezioso delle forze dell’ordine”.

giovedì 8 marzo 2012

Solidarietà al ministro Riccardi

La notizia riportata della sfiducia di 40 senatori del Pdl nei confronti del ministro Riccardi, evidenzia la rottura della politica con il paese.

La maggioranza degli Italiani è infatti favorevole riguardo l' operato di questo governo "tecnico", mentre tutti ben sanno quanto la classe politica italiana, ormai in sfacelo, sia la causa della attuale situazione disastrosa delle finanze e dello stato di salute della nostra democrazia.

Le parole di questi senatori, che chiedono la sfiducia di un rappresentate puramente "tecnico", che quindi non rappresenta nessun interesse particolaristico di lobby o gruppi è la più bassa rappresentazione di quella politica che, personalmente, mi augurò finirà con le prossime elezioni politiche. Cosa ha fatto Il ministro riccardi per essere sfiduciato? Ha preso tangenti? E' legato a qualche organizzazione malavitosa? Ha operato male per l' interesse del paese? Nulla di tutto questo.

Le persone che chiedono la sfiducia del ministro sono le stesse che hanno salvato persone indagate dall' arrsto richiesto dalla magistratura, che hanno coperto gli scandali di un ex presidente del consiglio più satiro che nonno di famiglia, come i suoi 70 anni richiederebbero, sono gli stessi che hanno distrutto l' economia italiana, saccheggiando le risorse economiche dei più per redistribuirle tra i soliti noti, sono la classe politica più pagata al mondo nel paese con gli stupendi più bassi d' Europa.

Voglio esprimere la mia personale solidarietà al Ministro Andrea Riccardi, che possa andare avanti a ricoprire il suo ruolo e portare un vento di equità in una classe dirigente immeritevole di questo titolo.

Governo, oltre 40 senatori Pdl per sfiducia Riccardi

ROMA (Reuters) - Un terzo dei senatori del Pdl, tra cui l'ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, ha inviato una lettera al capogruppo del partito a palazzo Madama per chiedere di procedere con una mozione di sfiducia verso il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, perché avrebbe rivolto ieri pesanti apprezzamenti verso il partito di Silvio Berlusconi.
"Oltre 40 senatori (su 127) con primo firmatario Nitto Palma hanno scritto al presidente del gruppo Maurizio Gasparri per ribadire che occorrerebbe presentare una mozione di sfiducia su Riccardi", ha detto un portavoce del Pdl al Senato.
Il casus belli sono alcune frasi di Riccardi, il quale, in una conversazione con il ministro della Giustizia Paola Severino a margine di un evento pubblico ma riportata da alcuni media, avrebbe detto ieri che la defezione del segretario del Pdl Angelino Alfano ad un atteso vertice di governo-maggioranza, era il frutto di una strumentalizzazione e che questa era "la cosa che più mi fa schifo della politica".
Le immediate proteste dei vertici del Pdl, con annessa richiesta di dimissioni, hanno portato alle scuse formali del ministro
Il caso sembrava chiuso, almeno fino alla lettera dei senatori di oggi.

(Roberto Landucci)

Reuters

USA - Riciclaggio narcosoldi. Vaticano nella lista INCS

Il Dipartimento di Stato americano ha aggiunto per la prima volta il Vaticano a una lista di altri 67 Paesi potenzialmente suscettibili al riciclaggio del denaro. Nel rapporto annuale sulla strategia per il controllo del narcotraffico (International Narcotics Control Strategy), il governo Usa inserisce la Santa sede nella categoria dedicata ai Paesi con "giurisdizioni preoccupanti", insieme tra gli altri ad Albania, Repubblica Ceca, Egitto, Corea del Sud, Malaysia, Vietnam e Yemen. La categoria in cui si inserisce il Vaticano ("Giurisdizioni che destano preoccupazione") e' di un livello inferiore a quella relativa ai Paesi che destano "estremo allarme", una 'lista nera' di Paesi tra i quali Afghanistan, Australia, Brasile, Isole Cayman, Cina, Giappone, Russia, Gran Bretagna, gli stessi Stati Uniti,Uruguay, e Zimbabwe.
Il Vaticano, ha spiegato un funzionario del dipartimento di Stato che ha voluto rimanere anonimo, ha varato per la prima volta nel 2011 un programma anti-riciclaggio, ma occorrera' un anno per capire quanto sia efficace; e dunque e' "potenzialmente vulnerabile" al problema a causa della massiccio afflusso di denaro che circola tra la Santa Sede e il resto del mondo. Papa Benedetto XVI ha creato il 30 dicembre 2010 l'Autorita' per l'Informazione Finanziaria, che dovrebbe consentire al Vaticano di mettersi in linea con le norme internazionali di lotta al riciclaggio del denaro e finanziamento del terrorismo.

 USA - Riciclaggio narcosoldi. Vaticano nella lista INCS

mercoledì 7 marzo 2012

Per un Sindaco spagnolo la cannabis è risorsa da sfruttare

Cinquemila metri quadrati di terreno comunale dati in affitto per coltivare cannabis. Intervista al sindaco di Rasquera, Bernat Pellisa (38 anni).

D.Sueddeutsche Zeitung: Signor Sindaco, ci racconti del suo villaggio.

R.Bernat Pellisa: Dunque, Rasquera ha 900 abitanti, dista 20 chilometri dal mare, la nostra produzione consiste in olio d'oliva e capre. La cabra blanca è apprezzata dai cuochi e dai vigili del fuoco poiché mangia il sottobosco e così si evitano gli incendi boschivi.
D. E perché vuol trasformare il suo villaggio in luogo di pellegrinaggio per fumatori di hashish?
R. Noi legalizziamo semplicemente quel che è abituale. La cannabis per uso privato viene già coltivata ovunque nel Mediterraneo. E in Spagna non è proibito. Ma c'era un grande mercato nero.
D. E ora è Lei a spacciare?
R. No, intanto vogliamo affittare 5000 mq di superficie a una società privata di Barcelona per coltivare cannabis a scopo terapeutico e ludico.
D. Ludico?
R. Ma sì, per piacere.
D. Anche Lei fuma?
R. Non c'entra... Ma sì, ci siamo capiti: siamo dell'opinione che ciascuno debba poter esercitare i propri diritti liberamente. In ciò siamo in sintonia con le Nazioni Unite. La proibizione ha fallito. Ci sentiamo dei pionieri.
D. Che cosa vi porta finanziariamente?
R. 1,3 milioni di euro. Abbiamo debiti perché ultimamente abbiamo investito molto in strade e canalizzazioni.
D. La Spagna ha molti disoccupati. La coltivazione della cannabis porterà nuovi posti di lavoro?
R. Contiamo su 40 impieghi nell'amministrazione e nella vigilanza, quanto basta per la piena occupazione. Speriamo nel ritorno dei giovani. A lungo termine vorremmo diventare un centro di ricerca sulla cannabis.


(intervista di Sebastian Schoepp per Sueddeutsche Zeitung del 02.03.2012. Traduzione di Rosa a Marca)  

domenica 4 marzo 2012

Il proibizionismo e l' esperimento delle scimmie e la scala

Uno scienziato mette 5 scimmie in una gabbia, nella stessa aggiunge una scala e sopra di essa, appesa al soffitto, una banana. Subito le scimmie, attratte dalla banana, tenteranno di salire la scala, per cercare di prenderla. Però, ogni volta all'avvicinarsi delle scimmie alla scala, viene acceso un potente getto d'acqua che le travolge. Ad ogni tentativo di una scimmia che prova a salire la scala, viene azionato il getto d'acqua. Ben presto le scimmie smetteranno di provare a salire la scala per cercare di prendere la banana, consapevoli della minacccia che le attende in caso dovessero ritentare. A questo punto viene sostituita una delle scimmie della gabbia con una nuova, inconsapevole del getto d'acqua. La nuova arrivata proverà subito a salire sulla scala senza sapere ciò che la attende, ma le altre scimmie subito cercheranno di fermarla, per paura del getto d'acqua, perchè ormai consapevoli, forti della loro esperienza. Ogni volta che una di loro prova a salire la scala, le altre la fermano. Dopo alcuni tentativi infruttuosi la nuova scimmia desisterà. Inserendo un'altra scimmia nella gabbia, si comporterà esattamente come l'ultima entrata e cercherà subito di arrampicarsi sulla scala. La scena di prima si ripeterà, e ora anche la scimmia inserita da poco, capirà ben presto che sulla scala non si può salire. Anche le altre scimmie vengono sostituite una ad una, fino a sostituirle tutte e cinque. Risultato? Avremo una gabbia con una scala, una banana appesa al soffitto sopra di essa e cinque scimmie le quali non si azzarderanno a salire la scala. Ma nessuna di queste scimmie saprà il motivo per cui non si possa salire questa scala, semplicemente saprà che non si può, che è sempre stato così. La memoria del perchè non si potesse salire la scala è andata perduta col trascorrere del tempo, ed ora non è più importante rimanere vicino alla gabbia con il tubo dell'acqua sempre pronto, per essere sicuri che le scimmie non proveranno a salire sulla scala per tentate di afferrare la banana: ora le scimmie si controlleranno a vicenda e nessuna tenterà di salire sulla scala perchè sarebbe fermata dalle altre.

sabato 3 marzo 2012

The Wall Street Journal about Cannabis

Ecco qual è l'unico bene che non soffre l'inflazione, la marijuana

A dispetto delle spinte inflazionistiche che hanno riguardato vari raccolti (mais +63%, grano +51%) il prezzo della marijuana non aumenta. A rivelarlo - come riporta Smart Money del Wall Street Journal - è il Bureau of Labor Statistics, che misura l'inflazione negli Stati Uniti. Una marijuana di tutta evidenza appare immune
Il Sole 24 Ore
Ecco qual è l'unico bene che non soffre l'inflazione, la marijuana

giovedì 1 marzo 2012

GUATEMALA - Legalizzazione droghe. Alla ricerca di alleati

Il Guatemala cerca sponde in Centroamerica sull'ipotesi di depenalizzare le droghe. Il vicepresidente Roxana Baldetti e' partita per una visita nella regione per sostenere la proposta di Otto Perez Molina di aprire un dibattito sul tema del narcotraffico e sulle azioni internazionali di contrasto. Baldetti e' giunta a Panama per un incontro con il presidente Ricardo Martinelli. "Sto iniziando un giro per tutto il Centroamerica per illustrare ai vari leader l'iniziativa del presidente Otto Perez, dal momento che negli ultimi 30 anni di lotta al narcotraffico non abbiamo ottenuto i risultati sperati", ha spiegato ai giornalisti la vicepresidente guatemalteca.
"Spero che tutti i Paesi centramericani accetteranno di aprire un dibattito sulla depenalizzazione, perche' e' un problema che riguarda tutto il Centroamerica", ha aggiunto Baldetti, definendo la proposta di Otto Perez "audace".
L'obiettivo e' portare il tema della depenalizzazione sul tavolo della Conferenza delle Americhe, in programma il 14 e 15 aprile a Cartagena, in Colombia. "Quello che chiediamo ai leader e' di dialogare sul tema della depenalizzazione", ha ribadito Baldetti. Da Panama, pero', arrivano le prime resistenze. Con una nota ufficiale, il presidente Martinelli fa sapere di essere contrario ad una depenalizzazione e di voler piuttosto "intensificare la lotta alla droga". Il leader panamense riconosce al tempo stesso che quanto e' stato fatto finora "e' importante ma non sufficiente" e che e' necessario cooperare di piu' a livello regionale.
Contraria alla proposta di depenalizzare le droghe si e' dichiarata l'amministrazione di Washington. "Gli Stati Uniti non considerano praticabile la questione della depenalizzazione e ritengono non sia il modo migliore di combattere il narcotraffico. Ci sono modi migliori di affrontare il problema, uno di questi e' ridurre le dipendenze, l'altro e' migliorare la nostra capacita' di intercettare (i traffici, ndr.), migliorare le nostre capacita' per impedire la produzione e la distribuzione delle droghe", aveva spiegato il segretario all'Interno, Janet Napolitano, nel corso di una visita nei giorni scorsi proprio a Citta' del Guatemala. "Ovviamente gli Stati Uniti hanno la propria posizione, che rispettiamo, pero' come paesi centroamericani dobbiamo discutere i nostri problemi, dal momento che toccano i nostri cittadini", e' la replica di Baldetti.

GUATEMALA - Legalizzazione droghe. Alla ricerca di alleati 

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