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martedì 27 giugno 2017

Colorado County Gives High School Graduates $420K in Cannabis-Funded Scholarships

Colorado’s cannabis industry has now helped give $420,000 in scholarships to 210 Pueblo County high school graduates. On June 20, the high school seniors each received $2,000 in cannabis tax-funded grants from the Pueblo County Scholarship Fund and the Colorado Opportunity Scholarship Initiative.
Pueblo County Commissioner Sal Pace told the Pueblo Chieftan that the dollar amount was a mere coincidence, not a reference to ’420’ cannabis slang. In February, estimates put the projected amount at $425,000.
The program is believed to be the first academic scholarship in the world to be funded by cannabis tax.
County officials on Tuesday threw an event in front of the Pueblo County Courthouse to recognize the scholarship recipients. Of the 210 recipients, 143 were in attendance to receive certificates and recognition in front of a crowd of about 300 people.
Jeanette Garcia, a member of the Colorado Commission for Higher Education, told the Chieftain that she was extremely proud of the students.
“Congratulations to our scholarship recipients, especially to the city and county of Pueblo for having the vision to invest in our own citizens,” she said.
All graduating high school students from the county are automatically eligible for the scholarship, provided they attend either Pueblo Community College or Colorado State University-Pueblo, the latter of which recently established an Institute of Cannabis Research.
Last year, when the program began, 23 students received scholarships.
“Last year was a pilot, and we started it early because we had the COSI funds available that we weren’t expecting,” Pace told the Chieftan. “This year was the first full-blown year of the scholarship program.”
Beverly Duran, executive director of the Pueblo Hispanic Education Foundation, said that every student who applied and met the qualifications received a scholarship.
To meet a few of the students who received scholarships from the program, check out the story from the Chieftain here.


Colorado County Gives High School Graduates $420K in Cannabis-Funded Scholarships

sabato 24 giugno 2017

ITALIA - Legalizzazione cannabis. Direzione Nazionale Antimafia conferma nella sua relazione al Parlamento

"Sembra coerente l'adozione di una rigorosa e chiara politica di legalizzazione della vendita della cannabis, accompagnata da una parallela azione a livello internazionale, e, in particolare europeo, che consenta la creazione, in prospettiva, di una più ampia aerea in cui il fenomeno sia regolato in modo omogeno". E' quanto si legge nella Relazione annuale della Direzione nazionale antimafia, presentata ieri mattina al Senato dal procuratore Nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti. Una prospettiva "favorevole alla legalizzazione prendendo atto sulla base di numeri, fatti, indagini e processi in nostro possesso - si sottolinea nella Relazione - del fallimento delle politiche proibizioniste". "Questo Ufficio, conferma, - prosegue ancora la Dna - anche alla luce delle nuove questioni esaminate e dei nuovi dati pervenuti, la necessità di concentrare le risorse dello Stato finalizzate alla repressione dei reati su fenomeni più gravi ed allarmanti del traffico di droghe leggere". Il mercato degli stupefacenti - continua la relazione - mentre in alcuni settori è sostanzialmente stabile (eroina e cocaina) in altri è in significativa ascesa (droghe sintetiche e cannabis) con la conseguenza che rimangono confermate (se non accresciute) le stime sul complessivo giro di affari del narcotraffico sia a livello globale che a livello nazionale. Che, infatti, a livello globale superano i 560 miliardi di euro e che, in Italia, è di circa 30 miliardi di euro (pari a circa il 2% del PIL nazionale). "Numeri dimostrativi dell'enorme rilievo macro-economico del narcotraffico che - secondo la Dna - confermano che la partita del contrasto al narcotraffico rimane decisiva".

ITALIA - Legalizzazione cannabis. Direzione Nazionale Antimafia conferma nella sua relazione al Parlamento

lunedì 5 giugno 2017

Facciamo cadere il governo!

Se si va a votare a Settembre, non si può discutere alla camere la legge sulla cannabis.
Ora la cannabis è diventata la criptonite dei governi di sinistra. Eh si. Se con Letta, si era fatta cancellare la finigiovanardi, il prezzo è stato fare cadere il governo.

Renzi è riuscito a scamparla. E' ancora in sella al governo, pur non essendone parte. Solo in Italia riescono queste sfacciate imposizioni di potere. E così non si vuole portare avanti la legge sulla cannabis, perchè tanto non può essere approvata. Ma i governi si alternano e questo tema viene attentamente evitato.

E' il complotto della cannabis. Riuscire a riunire nuove persone che non si oppongano alla legalizzazione, ma li blocchino, li devino, attirino l'attenzione di persone dallo stesso lato, evadendo e lasciando che, dallo stesso lato, si utilizzi la peggiore delle qualità italiane; il Tafazzismo.

Il Tafazzismo è quella arte tutta italiana di martellarsi i coglioni esibendo la propria ignoranza.

E così non si parlerà di cannabis.




venerdì 2 giugno 2017

ITALIA - Legalizzazione cannabis. Lo stato dell'arte della legge: on.Giachetti

"Se si vota a settembre è impensabile approvare una legge del genere prima, abbiamo visto il tempo che c'è voluto per le Unioni civili o il testamento biologico. Detto questo, non posso che condividere il tentativo di Della Vedova anch'io credo sia giusto che su questa proposta, trasversale ma sostenuta da un numero consistente di parlamentari dem, si esprima il Parlamento, in aula o in commissione. Anche perché, come abbiamo già visto altre volte, il Paese è più avanti della sua classe dirigente. Lo dicono i sondaggi, e figure che di solito vengono ascoltate nella lotta alla mafia, vedi il procuratore della Dna Franco Roberti secondo cui è fallimentare la sproporzione tra forze impiegate per perseguire il consumo di cannabis e i risultati ottenuti. Sarebbe utile che la politica si interrogasse su questo. Anche perché questa non è una proposta di governo, né di partito. Quello che auspico è un dibattito che lasci liberi di parlamentari, ci sono tutte le condizioni per fare un passo avanti. Se non sarà così ne prenderemo atto. E comunque la prima volta che una proposta di legge del genere arriva alla discussione in aula, questo ha già un significato politico rilevante". Così, in una intervista all'Unità, Roberto Giachetti, vicepresidente Pd della Camera, primo firmatario della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. E aggiunge: "Un dibattito farebbe comunque maturare la politica, dopo anni in cui è scappata davanti ad alcuni temi, con giochetti e rimpalli tra le due camere. Discutiamo, poi ognuno agirà secondo convinzione, come sempre su temi sensibili e trasversali". Perché legalizzare? "Due le ragioni per me fondamentali. La prima come dicono tutti gli esperti è un modo concreto per sottrarre alla criminalità organizzata una fetta consistente di introiti. Partendo dal presupposto che oggi le droghe leggere sono di fatto libere, si trovano facilmente: il fenomeno è concreto e diffuso, noi vogliamo gestirlo. La seconda ragione è che oggi, a differenza di un tempo, anche le droghe leggere vengono tagliate con sostanze chimiche pericolosissime. Dunque, visto che si continua a comprare e fumare canne, preferisco che lo si faccia con sostanze controllate. Fermo restando che gli studi riconoscono che la cannabis produce meno danni, anche in termini di incidenti, di alcol e tabacco. Poi c'è tutto il tema dell'uso medico della cannabis, non solo per la terapia del dolore. Così vorrei sottrarre il dibattito a una discussione sterilmente ideologica nessuno di noi è 'a favore' delle droghe".

ITALIA - Legalizzazione cannabis. Lo stato dell'arte della legge: on.Giachetti

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