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sabato 18 agosto 2012

Seattle Hempfest 2012: World's Largest Pot Protestival


CANNABIS CULTURE - The world's largest pot "protestival" kicks of its twenty-first annual celebration today as marijuana-lovers from around the globe gather for Seattle Hempfest 2012.
Started in 1991 as the "Washington Hemp Expo" – now with an estimated 300,000-stoner crowd and 1,000s of volunteer staff – the annual event has grown to become the planet's premier pot activism event and features a line-up of top-notch speakers and performers from the cannabis community.
Check out this year's massive list of speakers including Washington State House of Representatives Roger Goodman, Steve D’Angelo, Rob Kampia, Jorge Cervantes, Steve Kubby, Robert Melamede, Ed Rosenthal, 'Radical' Russ Belville, Jodie Emery, Judge Jim Gray, Rick Steves, Keith Stroup, and many many more.
Hempfest is also know for its fantastic music performances from bands, hip-hop groups, electronic artists, and musicians from a wide-range of styles and genres. This year, over 600 musical acts submitted materials for consideration – see the full schedule to find out who's playing.
Cannabis Culture Publisher Jodie Emery and Editor Jeremiah Vandermeer (your's truly) will be in attendance for the festivities – watch for videos, photos and a full report of Hempfest 2012 coming soon to CC.
See in-depth coverage of past Seattle Hempfests on CC.
Read an interview with Seattle Hempfest head organizer Vivian McPeak about the history and twenty-year anniversary of the event.
Follow Jeremiah Vandermeer on Facebook and Twitter, or watch the Cannabis Culture Flickr Photostream for constant updates.
GO TO SeattleHempfest.org FOR MORE INFO.

domenica 12 agosto 2012

Lettera al Ministro Riccardi

Onorevole Ministro Riccardi,

Vorrei portare alla Sua attenzione alcune riflessioni riguardanti la relazione sulle tossicodipendenze, recentemente presentata al governo, e la Sua apertura ad un dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. I punti di maggiore interesse della relazione sono due; i dati relativi alla diminuzione dei consumi e le implicazione dell' attuale normativa nel contrasto alla diffusione degli stupefacenti.

Se  "il dato sui consumi di sostanza stupefacente indica che la tendenza alla contrazione, in atto ormai da alcuni anni, puo' ritenersi sostanzialmente confermata", come riportato nell'introduzione alla relazione, cosa che ritengo non completamente verosimile, l' unico motivo imputabile ad un simile trend sarebbe quello della crisi economica e le scarse disponibilità economiche della popolazione, perchè le attuali politiche repressive sono del tutto inefficaci, controproduttive e dannose. Tra i danni maggiori della politica della repressione, svolta dall' approvazione del decreto fini-giovanardi (che è bene ricordare, approvato senza discussioni in parlamento tra le norme per la sicurezza sulle olimpiadi invernali tenutesi a Tornino), è da menzionare il drammatico aumento del numero di tossicodipendenti nelle carceri.

Si stima che un 30% della popolazione sia dietro le sbarre in violazione della legge "antidroga"; dati i numeri, con la semplice conversione della pena di questi detenuti in percorsi di recupero, si eliminerebbe il problema di sovraffollamento delle carceri. I danni del decreto criminogeno fini-giovanardi non si esaurirebbero, però, con la semplice conversione della pena per i tossicodipendenti dal carcere a strutture di recupero; le spese legali per i processi e le tempistiche di questi, generano e continueranno a generare ritardi nello svolgimento dell' attività giudiziaria. Anche a seguito dei tagli del governo in questa materia, i problemi sarebbero, dunque, lungi dall' essere risolti se non si incide in maniera significativa sulla legge.

I dati sui sequestri di stupefacenti illegali del 2011 diffusi dalla polizia di stato sono eloquenti: su oltre 7 mila kg di stupefacenti illegali, sono oltre 6 mila kg i sequestri riguardanti la cannabis. Da dove iniziare dunque una nuova politica sulle sostanze stupefacenti che parta dai livelli di pericolosità sociale delle sostanze, dalla loro diffusione e dalle evidenze scientifiche sulla loro pericolosità? Si deve partire dalla discussione della legalizzazione della coltivazione per uso personale di cannabis. Secondo Prevo.Lab dell'Osservatorio regionale dipendenze (Ored) della Lombardia il consumo di cannabis nei prossimi tre anni risulterà stabile a fronte di un aumento della "autocoltivazione" di cannabis. Per questo motivo, ora più che mai che è presente un governo tecnico, sarebbe opportuno un dialogo aperto, lontano dagli allarmismi tipici di certa politica ottusa, desiderosa solo di voti attraverso infondato terrorismo psicologico.

In Uruguay è stato presentato un disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis. In Italia, data la forte opposizione di alcune minoranze tra la popolazione, sfortunatamente rappresentate come ex maggioranza di governo, a politiche sulla legalizzazione della cannabis (regolamentazione della vendita per i maggiorenni, regolamentazione della produzione, magari attraverso rilascio di licenza per privati o per collettivi), sarebbe opportuno che si inizi a parlare della coltivazione per uso personale e approvare misure che alleggeriscano il sistema giudiziario e penale e che possano liberare nuove risorse per il paese.

Anche gli Stati Uniti, negli anni passati, hanno dimostrato una apertura verso i dispensari di cannabis terapeutica. E' un peccato che l' attuale amministrazione abbia però disilluso le aspettative di tolleranza nei confronti dei distributori legali attraverso un aumento della repressione, in totale contrasto con quanto dichiarato ad inizio mandato, portando ad una maggiore attività della DEA negli ultimi 5 anni di governo democratico che in otto di amministrazione repubblicana, ignorando un sempre maggiore consenso sull' opportunità della distribuzione controllata della cannabis.

Nella direzione di una pericolosità sociale bassa della sostanza, vanno anche i numerosi DDL regionali che si stanno diffondendo in Italia sulla distribuzione di cannabis terapeutica, ma questo non basta. E' necessario avviare un dialogo chiaro ed aperto e dare la possibilità di esperessione anche a quelle voci che, per motivi di mera propaganda, sono state tacciate o volutamente ignorate dal "Dipartimento per la Propaganda antidroga"(il vero nome attribuibile all' acronimo DPA) negli ultimi anni di questa triste e fallimentare "guerra alla droga".


Lettera aperta al Ministro Riccardi. Legalizzazione della cannabis: è ora di parlarne

URUGUAY - Legalizzazione marijuana. Governo deposita disegno di legge

Il governo uruguayano ha inviato al Parlamento un disegno di legge che dispone che 'lo Stato assuma il controllo e la regolamentazione dell'importazione, produzione, acquisto, commercializzazione e distribuzione della marijuana'. L'obiettivo e' 'privare il narcotraffico di un affare che vale fra i 30-40 milioni di dollari l'anno', secondo un comunicato pubblicato sul sito della Presidenza.
Il segretario alla Presidenza uruguayana, Diego Canepa, ha precisato che il ddl - che conta di un solo articolo - non prevede l'abolizione delle norme vigenti che proibiscono la vendita di marijuana fra privati, e che ogni riferimento nel testo all'importazione si riferisce invece all'acquisto all'estero dei semi di cannabis necessari per la coltivazione.
Canepa ha ricordato che la riforma parte da un pacchetto di misure annunciate il mese scorso dal governo del presidente Jose' Mujica per lottare contro la criminalita'.
Secondo il segretario alla Presidenza, la riforma punta a ridefinire il mercato delle droghe legali ed illegali, per permettere allo Stato di concentrare le sue risorse nella lotta alle sostanze dagli effetti piu' nocivi, come la 'pasta base', droga fabbricata in base a scarti nella produzione della cocaina che rappresenta la principale emergenza in materia di narcotraffico per l'Uruguay.

URUGUAY - Legalizzazione marijuana. Governo deposita disegno di legge

venerdì 10 agosto 2012

ITALIA - Droga: Radicali Senato: dibattito su legalizzazione e VI conferenza nazionale sulla droga

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:  "Dopo che per mesi abbiamo pubblicamente e formalmente richiesto la che il governo pubblicasse la relazione annuale sulle tossicodipendenze, il 6 agosto, finalmente, il Ministro Riccardi l'ha pubblicata sul sito del Dipartimento per le Politiche Antidroga. Purtroppo non si è voluto innovare la procedura e quindi non vi sarà alcuna possibilità di approfondire quanto contenuto nello studio. E' un vero peccato perché proprio il Ministro Riccardi, nel presentare il documento, aveva ritenuto "doveroso precisare" che non intendeva sottrarsi al "dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere, che si è riavviato proprio in questi giorni sulla stampa" poiché "per la sua estrema delicatezza e le sue molteplici e rilevantissime implicazioni, richiede di essere affrontato nelle competenti sedi istituzionali, con i tempi necessari a un confronto ricco e articolato". Siamo quindi pronti a preparare una mozione per la ripresa dei lavori in Senato affinché si possa finalmente dibattere tanto pubblicamente quanto ufficialmente, del tema della legalizzazione della cannabis, nel frattempo però occorre capire quale sia il problema che, a oggi, non ha fatto convocare al Ministro Riccardi la VI Conferenza Nazionale sulle Droghe, anche quello potrebbe essere un altro momento di dibattito pubblico e formale.

ITALIA - Droga: Radicali Senato: dibattito su legalizzazione e VI conferenza nazionale sulla droga 

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