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domenica 4 dicembre 2011

20/02/2008

Egregio direttore, la cronaca della "Gazzetta" ci regala altri spunti di riflessione sull' inutilità e la dannosità  del proibizionismo.
Può essere considerato un successo per la società i sequestri di 14 grammi di "fumo" in seguito alle perquisizioni di 13 ragazzi in stazione? Quanti soldi sono stati spesi per una simile azione di "contrasto"? Quale è il ritorno che ha avuto la società?
Quei ragazzi, il "fumo", lo continueranno a comperare; in oltre, non solo non hanno recato fastidio ad alcuno, ma saranno sicuramente "marchiati" dalla legge Italiana.
E' di oggi la notizia di un accoltellamento per questioni di "droga"; se il traffico di stupefacenti fosse contrattualizzato tutto questo non accadrebbe più. Non solo; lo scompiglio che i malcapitati feriti hanno creato all' ospedale, ha danneggiato tutti i pazienti che erano in coda ad attendere al pronto soccorso. Se non si avessero simili regolamenti di conti, non si assisterebbe più a simili disguidi. Come se non bastasse i nostri amministratori giustificano queste politiche intolleranti a garanzia della "sicurezza".
Questi sono solo due piccoli esempi di quanto l' attauale normativa in tema di stupefacenti sia inadatta e dannosa; se si riuscisse ad immaginare gli effetti di una simile politica a livello nazionale si dovrebbe cambiare la legge da un giorno all' altro. Quando i cittadini apriranno gli occhi sulla totale pericolosità del proibizionismo?

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