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domenica 4 dicembre 2011

19/01/2008

Egregio direttore, a breve sarà il secondo compleanno del decreto Fini-Giovanardi e l' attuale governo, che aveva promesso la sua abrogazione nei primi cento giorni, continua a fingere l' assenza del problema.
Intanto è apparso sul sole24ore la notizia che l' attuale decreto in vigore ha abbassato le pene per chi commercia droghe pesanti. Un tempo sostanze come la cocaina e l' eroina, che possono essere letali, come i casi di cronaca riportati alla memoria dalla Gazzetta anche di recente, erano considerate più pericolose della cannabis. Ora le pene si sono "allineate" e in peggio per la società; perchè a parità di rischio uno spacciatore dovrebbe vendere droghe meno remunerative? Ecco spiegato il boom della cocaina nella nostra città.
Ho letto un interessante articolo sulla Gazzetta dove si parlava delle "tre T" (turismo, tecnologia e tolleranza) che fanno la differenza tra una città che ha prospettive di sviluppo e una città destinata al declino. A Parma mancherà sempre la tolleranza; che l' amministrazione e i cittadini ne prendano coscienza.

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