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sabato 3 dicembre 2011

11/2006

Egregio direttore, finalmente sembra che in Italia si apra una discussione seria sulla inopportunità, inefficacia ed irrazionalità, di un impianto legislativo sulle sostanze stupefacenti di stampo proibizionista; sembra troppo bello per essere vero in un paese dove almeno un italiano su dieci fa uso di cannabis (secondo i dati del ministero). Però non sembra così facile parlare di antiproibizionismo, specialmente se si è politico, specialmente se si è senatori, specialmente se si fa parte di uno schieramento catto-radicale. Mi viene da domandarmi come mai certi facinorosi senatori abbiano avuto il coraggio di andare contro un provvedimento che sembra un passo importante verso una nuova legislazione sugli stupefacenti, ma mi lascia maggiormente perplesso il fatto che, chi ha avanzato un ordine del giorno contro il provvedimento del ministro della salute, faccia parte della stessa coalizione della signora Turco, con la quale è stato firmato un programma nel quale è ben scritta l' intenzione di questa maggioranza. Quanta inopportunità nel avanzare una simile discussione, quanta ipocrisia nel firmare documenti e non mantenere la parola data agli elettori.

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