cookie

Translate

domenica 26 febbraio 2012

I cospiratori del tabacco

Se siete convinti che si fuma perche' e' piacevole, cambiate pagina. Non avete nulla da guadagnare in cio' che leggerete in seguito. Ma puo' darsi che siate curiosi di sapere perche' le persone fumano e perche e' cosi difficile per loro smettere. Di sapere perche' alcuni fra questi dovranno morire. E vogliate comprendere perche' tutto questo sembra molto normale. Per saperlo occorre entrare nella sala macchine della piu' grande impresa di ingegneria del consenso che sia mai stata concepita. E' un'impresa complicata. E' un insieme di uomini e istituzioni divenuti ingranaggi di un sottile meccanismo, in grado di infiltrarsi nella cultura e nelle scienze, di stravolgere la medicina e di corrompere a tutti i livelli. E per condurvi in questo dedalo. Robert Prroctor vi portera'' per mano.
Robert Proctor, 57 anni, non e' ne' un cospiratore ne' un igienista estremo. Storico delle scienze, professore alla prestigiosa Universita' di Stanford, in California, e' l'autore di “Golden Holocaust”, un libro che e' uscito in questi giorni in Usa che fa un'accurata inchiesta sull'industria americana del tabacco. Al punto tale che quest'ultima ha fatto ricorso a tutte le vie legali per cercare di metter mano sui manoscritti prima della loro pubblicazione. Senza successo.
Cosa c'e' di tanto eclatante in queste 750 pagine che hanno preoccupato giganti come RJ Reynolds o Philip Morris? Ci sono le loro parole. Loro piccoli e grandi segreti, racchiusi nelle memorie e nei messaggi interni, nei rapporti confidenziali, nei rendiconto delle ricerche dei loro chimici, dei loro medici. Il fatto e' poco conosciuto: questa preziosa ed esplosiva documentazione -i “tobacco documents”- e' pubblica dalla fine degli anni '90. Nel 1998, il Master Settlement Agreement, che raccoglie le procedure portate avanti da 46 Stati americani contro il fumo non include una componente finanziaria (il versamento di 250 miliardi di Usd -180 miliardi di euro- rateizzati in due decenni) ma ordina di rendere pubblici tutti i segreti dell'industria.

INFILTRAZIONE
Milioni di documenti, relativi a piu' di cinquanta anni, sono stati trasferiti dai quartieri generali delle aziende del tabacco all'Universita' della California di San Francisco, incaricata di costruire la “Legacy Tobacco Documents Library, e di mettere tutto sul Web. Tredici milioni di documenti, cioe' piu' di 79 milioni di pagine, sono gia' classificati e quasi ogni giorno se ne aggiungono dei nuovi. E' grazie a questi archivi che “Golden Holocaust” cerca di raccontare una storia globale della sigaretta. Robert Proctor ha spulciato i “tobacco documents” per piu' di dieci anni. Roba da divenirne paranoici. Tra mille altre cose, ha scoperto che il professore che lo ha reclutato a Stanford, da diversi anni, aveva un rapporto segreto con i giganti del tabacco. Il nostro ha anche compreso perche' una delle sue domande di finanziamento era stata rifiutata dalla National Science Foundation (principale agenzia federale di finanziamento della ricerca americana): chi esaminava le domande aveva ricevuto soldi dalle aziende del tabacco...
Tutto il tempo trascorso sui “tobacco documents” e' servito a giungere alle medesime conclusioni. Gli esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) hanno steso un rapporto esplosivo di 260 pagine, pubblicato a luglio del 2000, che mostra come le aziende del tabacco si erano infiltrate nelle loro organizzazioni grazie ad associazioni di paravento o scienziati segretamente pagati da esse. Il tutto per mettere i bastoni fra le ruote a possibili politiche di controllo sul tabacco. A margine delle iniziative prese nel 1999 dall'amministrazione Clinton, in parte basate sui “documents”, i procuratori federali sono arrivati alla conclusione che le aziende americane del tabacco hanno “organizzato e messo in atto per mezzo secolo -e continuato a organizzare e mettere in atto- un vasto complotto per ingannare il pubblico”.

5,5 MILIONI DI MORTI OGNI ANNO

Continua ...

(articolo di Paul Yeung, per l'agenzia stampa Reuters del 25/02/2012)



Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog