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sabato 12 marzo 2016

Un parere sul giudizio della Corte

Ammetto di non essere molto ferrato su problemi di costituzionalità, essendo l'economia e le sue implicazioni il mio campo. Ma ricordo quanto espresso nel 2008  dalla Cassazione, che, tra i motivi di un rigetto nei confronti della coltivazione illegale, puntava sul fatto che si puniva le coltivazioni illegali, e si affermava, a mio parere implicitamente, di intraprendere la via legale per provare a "smontare" l'impianto proibizionista.

Perchè coltivare cannabis è illegale in Italia .... se privi di autorizzazione ministeriale! Perciò se volete coltivare ... chiedete l'autorizzazione ... In Messico, questa strada è stata percorsa e ha portato la giustizia ad imporre al governo di concedere l'autorizzazione.

Per questo motivo, pur sostenendo qualsiasi strada per arrivare la coltivazione, ritengo che i precedenti successi di raccolta firme, andrebbero accompagnati da una attività legale di raccolta delle richieste di autorizzazione. Perchè? Perchè la popolazione carceraria Italiana, potrebbe esplodere  ..... in un giorno!

Quante firme possono essere raccolte per la legalizzazione e un progetto di legge popolare? 100.000? 200.000? Sono obbiettivi perseguibili?

Se si, ogni firma andrebbe accompagnata da una semplice richiesta di autorizzazione alla coltivazione. E per portare firme di persone interessate ad intraprendere una via legale a coltivare, non è necessaria la presenza di tutti. Basta un gruppo di delegati.

Quali sarebbero le scelte della legge se dovesse decidere tra condannare o spingere gli organi preposti per il rilascio delle licenze, a norma di legge, per 200.000 persone? 

Se il costo del sistema giudiziario Italiano, a fronte di una popolazione di 60.000 individui, è di circa 2 miliardi e 700 milioni di euro, la risposta è che il costo del sistema carcerario aumenterebbe almeno di 3 volte. Si potrebbe stimare in circa 7,4 miliardi di euro. Una simile protesta legale, muoverebbe lo 0,5% del pil. Da pochi giorni hanno rilasciato i dati del pil italiano per il 2016: 0,6%. Una protesta per il rilascio delle licenze per la coltivazione di cannabis, potrebbe fare la differenza tra una nuova recessione economica e l'attuale navigare a vista, per raggiungere una misera sufficienza economica.

L'Italia può sostenere questa spesa? E' notizia di questi giorni, la richiesta dell'unione europea di rientrare di 3 miliardi. Il solo costo di una simile operazione di richiesta di coltivazione di massa, rischierebbe di fare deragliare il bilancio, già fragile, Italiano. 

Oggi sono i numeri che contano in Europa. Se si vuole spiegare agli Italiani il motivo della necessità di legalizzare e si trovano resistenze in merito alla valutazione economica di una politica per i suoi possibili successi, è arrivato il momento di sbancare il tavolo da gioco. E'  ora di lanciare la raccolta di autorizzazioni da sottoporre alla giustizia, affinchè faccia rispettare la legge, in tempi rapidi, e approvare la nuova legge sulla droga, in tempi ancora più rapidi. La legalizzazione della coltivazione di cannabis è ora diventato un problema di costi da tagliare.

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