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domenica 16 dicembre 2012

Capitolo 5 Il “drug Standard”

Quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola.
Joseph Goebbels

Nel 1971, gli stati uniti d' america abolirono la convertibilità del dollaro in oro; fu la morte del sistema aureo, un sistema che garantì una moneta unica mondiale sotto il sistema economico chiamato “gold standard” e che pose il dollaro come moneta mondiale di riferimento nel periodo post prima guerra mondiale fino al 1971.
Ma che cosa era il gold standard? Perchè fu sospeso e venne fissato il dollaro come moneta di riferimento al cambio con l' oro? Soprattutto, cosa centra con la guerra alla droga?
Il 1971 è stato, oltre all' anno in cui venne abolita la convertibilità del dollaro con l' oro, l' anno in cui la droga venne dichiarata il nemico numero uno degli stati uniti d' america. Due eventi apparentemente disgiunti, che di fatto segnarono la politica di destabilizzazione di molti paesi sviluppati e in via di sviluppo dal 1971 ad oggi.

Il Gold Standard

Il sistema aureo o gold standard era il sistema monetario che, in diverse fasi, ha garantito la presenza di cambi fissi tra le monete, un sistema monetario mondiale basato su di un unica merce di scambio; l' oro. Il cambio tra le monete dipendeva dal rapporto tra la quantità d' oro sottostante a ciascuna moneta, ossia alla quantità d' oro detenuta dalla banca centrale che stampava o coniava banconote o monete.
Sotto il gold standard, lo stato che deteneva maggiori riserve di materiali preziosi, ero lo stato che poteva permettersi maggiori spese potendo stampare più moneta, garantita dalle riserve di oro o argento. Il gold standard era il sistema monetario che portò l' inghilterra a dichiarare guerra alla cina nel periodo della guerra dell' oppio. Nel periodo precedente le guerre dell' oppio, la cina stava diventando economicamente sempre più influente, proprio perchè le riserve auree e di argento aumentavano come conseguenza delle forti esportazioni verso l' occidente dei manufatti e merci provenienti dall' asia. L' occidente trovò nell' oppio prodotto fuori dalla cina, una merce che poteva creare “dipendenza” economica e sanare o ridurre i deficit commerciali che l' occidente stava accumulando nei confronti del celeste impero.
Il bando sulla vendita dell' oppio fu così la scusa, per potere dichiarare guerra alla cina e sottometterla al volere occidentale. L' apertura dei porti commerciali, il pagamento degl indennizzi di guerra e l' apertura delle frontiere cinesi ai prodotti occidentali, permisero all' occidente di ristabilire l' equilibrio più adatto dei flussi di oro alle potenze occidentali, passando da oro che usciva dalle casse specialmente inglesi e spagnole per finire in quelle cinesi all' inversione di questi flussi.
Le guerre d' oppio, così come tutte le guerre sotto il sistema monetario del gold standard, erano vere e proprie guerre di rapina, finalizzate alla conquista delle riserve di materiali preziosi per garantire lo sviluppo economico di nazioni in espansione; la crescita economica doveva essere sostenuta dalla crescita di moneta che a sua volta doveva essere garantita dall' aumento delle riserve auree delle banche.


La sospensione del gold Standard

Il gold standard fu sospeso a causa dell' instabilità che generava sui prezzi delle merci e della inconsistente copertura che questo sistema generava nella produzione di moneta. Scoperte di nuove miniere spesso generavano spinte inflazionistiche sui prezzi, portandoli a crescere solo in base all' aspettativa di una futura maggiore circolazione di denaro. In oltre si andava incontro ad una crescita di domanda di oro, che è però una risorsa limitata, non infinita sulla terra e si sarebbe un giorno arrivati a non avere abbastanza oro per tutti.
In seguito alla grande depressione che sfociò nella seconda guerra mondiale, la concentrazione di potere determinata dalla vittoria degli alleati determinò la necessità della presenza di un potere guida che potesse dirigere e coordinare le politiche mondiali al fine di evitare il ripetersi di circoli viziosi devastanti quali la grande depressione e la seconda guerra mondiale.
Questo fino a quando gli stati uniti, a causa delle “spese folli” nella guerra del vietnam, portarono la nazione guida a dichiarare l' inconvertibilità dei dollari in oro a seguito delle forti uscite di oro dagli USA a seguito dell' imponente indebitamento che la guerra stava creando.

Il “drugs standard”

L' introduzione dei cambi fluttuanti, rese il sistema economico mondiale fragile e facilmente condizionabile dalla speculazione sulle valute. A distanza di 8 anni, la creazione del sistema monetario europeo (SME) tentò di mitigare la assenza di cambi certi tra valute. A distanza di 40 anni, il risultato delle politiche monetarie hanno portato a nuovi equilibri economici sullo scambio delle materie prime, determinando un nuovo scenario moneta-merci: il petro-dollaro, diventato poi oro nero con l' introduzuione di una nuova forte moneta (l' Euro) e la “narco-liquidità”.
La droga, oggi, assieme al petrolio, è la “nuova” merce di scambio riconosciuta nei mercati illegali transnazionali, al pari di valute quali l' euro e i “sempre verdi” dollari. Merce di scambio per cosa? Per i traffici che hanno garantito agli stati uniti d' America e a molte delle nazioni occidentali la prosperità in questi ultimi 100 anni; il traffico illegale di armi e di persone.
Le armi, in sud America, come in Africa, sono lo strumento che permette di “regolare i conti”, in tutti i sensi; dallo scambio di materie preziose, come diamanti in Africa, alle sostanze stupefacenti in Sud America. E' con le armi che si gestiscono la crescita e il declino dei cartelli della droga, nuove imprese multinazionali in grado di salvare colossi bancari dal fallimento attraverso il reciclo di denaro illecito sotto l' occhio sempre vigile degli organi che dovrebbero contrastare il traffico di stupefacenti. Così viene giustificato il salvamento di istituti finanziari attraverso massicce iniezioni di liquidità in maniera illegale, ma controllata, per tracciare i flussi di narco-liquidità. "L'aspetto più delicato di queste missioni", ha detto l'ex agente federale Michael Vigil al New York Times, "è supervisionare gli agenti sotto copertura affinché rispettino gli obiettivi della missione in corso". Altrimenti, come ha spiegato un altro ex agente federale che ha preferito restare anonimo, "la Dea potrebbe finire per diventare l'organizzazione maggiore nel riciclaggio del denaro sporco proveniente dal narcotraffico messicano". La domanda che viene spontanea è: ma la DEA non potrebbe già essere l' organizzazione maggiore nel riciclaggio del denaro sporco del Messico?
La domanda è lecita. La risposta è non pervenuta.
Guardando ai fatti accaduti negli ultimi due anni, le perplessità sull' operato delle forze antidroga USA sono lecite. Sotto l' amministrazione Obama sono avvenuti in California, per mano della DEA, un numero maggiore di chiusure di dispensari di cannabis terapeutica legali, che non sotto otto anni di amministrazione Bush Jr. Nonostante le rassicuranti dichiarazioni della prima campagna elettorale, Obama ha disatteso le aspettative degli elettori in California, contrastando proprio quelle attività, legali a livello statale, ma non riconosciute a livello federale, che avevano creato posti di lavoro per gli americani e che si erano rivelate l' unico modo davvero efficace per contrastare l' importazione di cannabis dal messico. Chi è stato favorito dalle azioni della DEA? Chi ha subito gli effetti più devastanti di questa “guerra”?

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