In particolare la depenalizzazione riguarda le violazioni dei soggetti autorizzati a coltivare piante da cui ricavare cannabis a scopo terapeutico, che da reato penale diventano illecito amministrativo. Quindi si depenalizzano solo le coltivazioni già autorizzate, quando il proprietario delle coltivazioni avesse trasgredito alle norme previste dall’autorizzazione stessa. In altri termini, se l’ente autorizzato non rispettasse in qualche modo le autorizzazioni, i responsabili andrebbero incontro ad una multa invece che al rischio di finire in carcere.
Quindi per i cittadini non cambia niente, neanche per i malati che utilizzano la cannabis a scopi terapeutici, i quali continueranno ad essere perseguiti anche per la coltivazione di una sola pianta.
“Non c’è nessuna depenalizzazione della coltivazione di cannabis ad uso terapeutico, la cui produzione è stata autorizzata dal ministero lo scorso anno”, ha precisato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Il Consiglio dei ministri ha “soltanto depenalizzato alcune prescrizioni: se ci sono delle prescrizioni in cui ci sono delle violazioni, alla prima scatta un’ammenda amministrativa molto pesante, mentre se non si ripristina la procedura viene revocata l’autorizzazione”.
Redazione cannabisterapeutica.info
Cannabis terapeutica depenalizzata? Solo per i soggetti autorizzati alla coltivazione
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