Comunicato di Vincenzo Donvito
5 dicembre 2013 12:39
Il "National Constitution center" (Usa) ha dato vita ad una grande mostra itinerante dal titolo 'Spiriti americani: nascita e crollo del proibizionismo', per ricordare al Paese che nel 1933 fu approvato il 21mo emendamento alla Costituzione con cui si pose fino al proibizionismo sull'alcool che era stato istituito nel 1919. Venti anni durante i quali in Usa accadde di tutto: dalla criminalita' che gestiva i traffici (Al Capone e' per noi italiani il piu' noto, viste anche che era originario del nostro Paese) in lotta fra di loro e con le polizie, agli oltre 10.000 morti per la pessima qualita' di una bevanda che continuava ad essere diffusissima tant'e' che quasi ogni americano era un criminale in merito, alla corruzione, al deterioramento delle istituzioni, etc..
Viene spontanea una domanda. Ma questa lezione americana non e' servita a nulla? Cos'e' e come agisce oggi il proibizionismo sulle droghe che, tra l'altro, non riguarda solo gli Usa ma tutto il mondo? Quel proibizionismo che vede in prima fila la delinquenza organizzata italiana (mafia, 'ndrangheta, camorra, etc)? Quel proibizionismo che sta facendo molte piu' vittime di quelle per l'eccesso del consumo di droghe:
- vittime per la guerra tra delinquenze per i controlli dei territori e dei mercati,
- vittime per la guerra delle delinquenze contro le forze dell'ordine,
- vittime per la corruzione che le delinquenze diramano in ogni istituzione, dalla piu' piccola alla piu' grande,
- vittime per il consumo di sostanze di cui non si nulla di certo sulla loro composizione,
e poi: tribunali intasati, carceri strabordanti, collusione di milioni di consumatori con i loro fornitori, degrado istituzionale, polizie sovraccaricate di lavoro, miliardi e miliardi di denaro per arginare una situazione che ad ogni cosiddetto successo delle autorita' vede raddoppiare nuove criminalita' connesse a questo business.
Su questo noi di Aduc cerchiamo quotidianamente di documentare la folle politica di quasi tutti i Paesi del mondo (Usa, Russia e Italia in prima fila) con un notiziario che e' anche luogo di approfondimento e dibattito fra lettori.
L'occasione che ci viene offerta oggi con i festeggiamenti Usa per ricordare la fine del proibizionismo sull'alcool in quel Paese, crediamo possa essere utile per una ampia riflessione e valutazione sulle attuali politiche. Che, a nostro avviso, sono una folle corsa che, per soddisfare le ideologie di chi reputa non sano il consumo di droghe, mentre ha alimentato danni maggiori di quelli che si volevano arginare, ha gia' compromesso gli equilibri e le stabilita' istituzionali di tutti i Paesi del mondo.
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