Ecco la seconda ed ultima perla questa volta datata 16/08/2010 ultima data di "revisione" del mio Libro.
Un breve racconto scritto prima dell' era Monti, che doveva fare parte del mio breve scritto.
Un breve racconto scritto prima dell' era Monti, che doveva fare parte del mio breve scritto.
Storia di una Proibizione
Dopo una grave crisi che
colpì la classe politica, in seguito ad una ondata di scandali
giudiziari in cui tutti i maggiori partiti, di maggioranza ed
opposizione, erano accusati di corruzione, favoreggiamenti, cattiva
gestione della cosa pubblica, l' ascesa del nuovo partito liberale
sembrava il raggio di luce portatore di una ventata di novità nel
panorama politico nazionale.
La corruzione che aveva
colpito il paese, era il frutto di una collaborazione tra le forze
criminali e il placet politico, che non disdegnava di accaparrarsi
parte dei proventi illeciti della malavita, provenienti derivanti per
la stragrande maggioranza dal traffico di stupefacenti.
La droga era stata
proibita ormai da più di 40 anni, ma la guerra che afflisse il paese
proprio 40 anni prima e l' impegno nella ricostruzione di un paese
martoriato dalle bombe, aveva impegnato per 20 anni la società al
lavoro duro e aveva cancellato la memoria dei periodi precedenti la
guerra. Il benessere si era diffuso, ma la cultura dell' economia,
che aveva cancellato la cultura umanistica ed umana, aveva creato i
presupposti per una nuova forma di intrattenimento, una sorta di
narcotico per le ferite inferte dalla guerra che tanto avevano
impiegato a guarire, ma che sempre continuavano ad affliggere quella
società. Una rivoluzione culturale si era fatta portavoce di questa
esigenza, rivoluzione che sfociò in taluni casi nel sangue, come se
certi argomenti non dovessero essere trattati. Così la criminalità
organizzata si mise ad offrire i narcotici che la popolazione
chiedeva e la politica, forte dell' eredità etica dei predecessori
che costruirono quella democrazia, né dilapidò l' eredità,
svendendola per tangenti milionarie e bugie elettorali ai soldi
sporchi del narco traffico.
Se gli stupefacenti
iniziarono a diffondersi, la politica utilizzo lo strumento più
semplice, ma meno efficace per dissuadere le persone ad utilizzare i
narcotici. La propaganda garantiva facili consensi in una popolazione
ignorante e facilmente distratta dalle innovazioni tecnologiche post
belliche che il progresso aveva portato, mentre la proibizione
garantiva alle organizzazioni criminali un attività estremamente
remunerativa per corrompere il potere.
Il grande imbroglio
venne scoperto. La classe politica venne pubblicamente screditata, ma
le organizzazioni criminali continuarono a detenere il monopolio nel
traffico dei narcotici. Le organizzazioni criminali riuscirono ad
accumulare denaro e potere nei 20 di monopolio assoluto sul traffico
di sostanze illecite; la crisi che colpì la classe dirigente rese
necessaria la ricerca di un sostegno istituzionale per la
salvaguardia del loro business: il crimine aveva ancora bisogno di
referenze politiche che potessero garantire la continuità dei loro
traffici illeciti.
Sulla scena si presentò
prepotentemente una persona dal dubbio passato: ricco, ma con soldi
dalla ignota provenienza. Si presentò come il portatore di un nuovo
ordine, proprio nel periodo in cui, oltre allo scompiglio creato
dalla decapitazione della classe politica si affiancava un disordine
dato da attività di terrore create dalle organizzazioni criminali.
Quale contesto migliore poteva porsi per una persona nuova, fuori
dalle vecchie logiche di potere, ma emblema di quella cultura dell'
economia che aveva garantito il recupero del benessere della nazione
post bellica, per calarsi nel mondo politico? Così alle prime
elezioni post crisi politica, si verificò la vittoria del nuovo
partito liberale che dominò la scena nazionale per quasi un
ventennio, prima del inevitabile nuovo travolgimento di scandali che
emerse al termine, e che fu la causa della morte, del partito
liberale.
Nei 20 anni di governo
del partito liberale poco si fece per garantire lo sviluppo della
nazione; quanto era stato costruito dalle macerie della guerra potè
essere sfruttato e bruciato dalla scelleratezza di un progetto
politico criminale, volto alla tutela di pochi interessi privati: la
salvaguardia della classe politica, al fine di evitare nuovi
scandali, e la salvaguardia degli interessi delle organizzazioni
criminali.
Il patto tra questi due
poteri fu semplice: mantenere le sostanze illecite illegali. La
garanzia dell' illegalità dei narcotici permetteva alla criminalità
organizzata di incrementare il proprio potere di influenza economico
e alla politica di guadagnare facili consensi nell' attuazione di una
politica di propaganda, che in realtà non si prefiggeva il fine di
diminuire la diffusione della droga, ma di garantire la gestione di
questi traffici al crimine. Questo patto permise al leader del
partito liberale di sfruttare il potere politico per cambiare le
leggi che lo avrebbero potuto incriminare a seguito di alcuni
processi che emersero durante i primi suoi anni di governo. Impunito,
continuo a perseguire l' interesse personale delle aziende che
guidava e che gli avevano reso la popolarità di grande industriale.
Legiferò al fine di potere garantire vantaggi alle proprie imprese e
a favore della garanzia di impunità di tutta la classe politica.
Come nella prima crisi
che colpì quella nazione e che travolse entrambi gli schieramenti
politici, durante il nuovo periodo di governo del partito liberale,
l' opposizione si accodò al volere di colui che riusci ad imporsi
con più forza, potendo comunque garantirsi l' impunità che il capo
della nazione aveva promesso a tutta la classe dirigente.
Quella che un tempo era
considerata una delle più avanzate democrazie, venne piano piano
ridotta ad una dittatura della maggioranza, dove la salvaguardia
delle minoranze fu messa in discussione, lo strumento di repressione
penale venne preferito al dialogo per fornire soluzioni concrete ad
una società in crisi economica e sociale e le libertà individuali
fortemente contrastate se non piegate alle esigenze del ordine
imposto dalla politica e dal crimine.
Tutto questo però fu
messo in crisi nel momento in cui le organizzazioni criminali
capirono che la politica non stava facendo bene il “proprio
interesse”. La guerra ai narcotici si dimostrava con il passare del
tempo, sempre più inefficace. Gli stupefacenti circolavano sempre
più, molti politici furono essi stessi indagati per uso di
stupefacenti, ma l' impunità garantita dal loro status gli permise
di non passare alcun procedimento giudiziario. Mentre le
organizzazioni criminali vivevano in territori degradati e
investivano all' estero, la crisi economica che colpì la nazione fu
l' occasione di presa di coscienza del potere che le organizzazioni
criminali avevano maturato, ma anche del degrado sociale che aveva
portato questa conduzione di business. Le zone in mano alle
organizzazioni criminali erano le più povere del paese, a fronte
delle montagne di denaro generate dalle attività illecite di queste.
I capi delle organizzazioni criminali che venivano talvolta arrestati
venivano presi in fattorie abbandonate, piuttosto che bunker
artigianali scavati in sperdute campagne. Perchè vivere una vita da
profughi nella propria terra senza potere godere del denaro
accumulato e investito in altre nazioni, quando la politica si fa
bella della lotta al crimine?
Le organizzazioni
criminali abbandonarono il capo del governo, rendendosi conto dell'
inutilità della prosecuzione di una simile strategia commerciale che
piano piano stava garantendo ricchezza laddovè i soldi delle
attività illecite venivano impiegati piuttosto che dove la ricchezza
veniva generata. Vennero svelate trame e accordi che portarono al
potere il partito che non garantì nessuna libertà. Le
organizzazioni criminali decisero semplicemente di impegnare i loro
proventi per la loro terra e cessare di delegare il potere
decisionale a chi non poteva garantirgli una politica coerente con i
propri interessi.
Nuovi politici vennero
messi al potere, tutti di estrazione dichiaratamente criminale. I
narcotici furono legalizzati e si ristabilì una democrazia a tutela
delle minoranze, per la precisione delle minoranze criminali. I
poteri furono spartiti tra diverse organizzazioni ognuna che garanti
le competenze per le quali si era fatta un nome: chi si dedicò alle
costruzioni, chi all' commercio internazionale, chi alla garanzia
della tutela della sicurezza interna ed estera. Il nuovo flusso di
denaro generato da un drastico cambio di direzione garantì alla
nazione capacità di influenze e rispetto a livello internazionale,
pari solo alla rispettabilità che la classe politica post bellica si
era riuscita a guadagnare. Le organizzazioni criminali smisero di
esistere.
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