Le conseguenze della legge in italia.
Se
il decreto legge approvato nel 2005 non tiene conto delle evidenze
scientifiche sulla pericolosità delle sostanze, come la capacità di
creare dipendenza, l' assuefazione che le sostanze provocano e il danno
sociale che queste comportano, ma si fa portavoce dell' esigenza di
frenare il fenomeno della diffusione degli stupefacienti, a qualche anno
di distanza sarebbe utile fare un bilancio dell' efficacia della
politica adottata.
Si potrebbero
utilizzare diversi indicatori “oggettivi” per misurare l' efficacia
della politica repressiva del governo italiano, come è stato effettuato
per l' esempio messicano. Per esempio si potrebbe partire da un analisi
del “risultato dei costi”: a fronte delle spese sostenute, si sono
ottenuti i risultati prefissati?
Il
più importante dei risultati che la “guerra alla droga” cerca di
conseguire è la riduzione della diffusione di stupefacenti tra la
popolazione attraverso lo strumento della repressione; indagini,
arresti, detenzioni, sequestri, hanno un costo per la comunità. Il ruolo
della politica è quello di gestire i soldi pubblici per la gestione
della “cosa pubblica”,la “res pubblica” o Repubblica, nella maniera più
efficace per raggiungere gli obbiettivi posti nei programmi elettorali o
propagandati in fase di elezione. La guerra alla droga è dunque uno
strumento che permette alla politica di raggiungere l' obbiettivo di
ridurre la diffusione di stupefacenti?
I
dati che emergono da una analisi effettuata dall' Osservatorio sulla
criminalità a Napoli, sulla base delle denunce e delle attività delle
forze dell' ordine relative all' anno 2009 rivelano che nel 2009
rispetto all' anno precedente lo spaccio di sostanze illecite è
aumentato del 30%, le lesioni del 70% e l' estorsione è aumentata del
300%. A napoli si assiste ad una diminuzione dello spaccio di
stupefacenti nella municipalità di San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale-zona
industriale, mentre è il reato maggiormente commesso nella municipalità
di Scampia dove si registra un incremento del 310% e rappresenta l' 81%
dei reati commessi in questa zona.
Questi i dati emersi dall' analisi della realtà che si può definira la “capitale italiana del narco traffico”.
A
livello aggregato, prendendo a riferimento i dati forniti dalla
direzione centrale dei servizi antidroga, elaborato sulla base della
sistematica raccolta ed elaborazione dei dati dell'attivita' di
contrasto alla droga svolta dalle forze di polizia e sulle relazioni
informative degli esperti antidroga dislocati nei punti nevralgici
rispetto alla produzione e al transito della droga, emergono, per il
2009 dati significativi al numero di sequestri realizzati, ma nessuna
certezza sulla possibilità di affermare la presenza di una flessione
nell' offerta di stupefacente. Se i sequestri di eroina sono diminuiti,
risultano esponenzialmente aumentati i sequestri per cannabis (+211,75%)
e delle sostanze amfetaminiche (+24,18% per le dosi e +17,54% per i
kg). La polizia riferisce che a livello mondiale, nonostante l' incisivo
contraso effettato dalle forze dell' ordine sempre in maggiore sinergia
e coordinamento, la domanda e l' offerta di droga rimangono elevate.
Sono aumentate le operazioni antidroga rispetto al 2008, aumentano le
denunce a carico di stranieri e la droga maggiormente sequestrata
risulta essere la canabis, della quale sono stati sequestrati circa
33000 kg, per un valore di mercato stimabile in 330.000.000 euro al
prezzo di strada di 10 euro al grammo. Ma quanto è costato tutto questo?
I dati sono difficili da reperire, ma sono state effettuate delle stime
sul costo sociale della tossicodipendenza in Italia. Nel 2006 la
relazione al parlamento sullo stato delle tossicodipendenze parla di
dieci miliardi e mezzo di costo sociale della tossicodipendenza un
valore che corrisponde allo 0,7% del Pil e all'1,2% della spesa delle
famiglie, ricavato dalla somma dei costi per l'acquisto delle sostanze e
per l'applicazione della legge (65%), i costi sociali degli interventi
socio sanitari (17%), i costi legati alla perdita di produttivita'
(18%). Nella relazione emergono dati più puntauali: si evidenzia come
per l' acquisto di sostanze si siano spesi 3 miliardi e 980 milioni di
euro, mentre i costi per l' applicazione della legge (costi delle forze
dell' ordine, delle attività dei tribunali e delle prefetture, parte dei
costi dell' amministrazione penitenziaria e i costi legali sostenuti
dalle persone sottoposte a giudizio) sono stati pari a 2 miliardi e 798
milioni di euro.
Se dalla relazione
delle forze di polizia emerge un aumento delle operazioni di contrasto
alla diffusione di stupefacenti e aumentano le quantità sequestrate, con
conseguente aumento dei costi sostenuti dalla collettività, la
politica, attraverso questa strategia, può affermare di essere sulla
buona strada verso la riduzione della diffusiuone dell' utilizzo di
stupefacenti?
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