Il traffico internazionale di stupefacenti rimane la piu' grande
attivita' della malavita in Europa, dove operano circa 3.600
organizzazioni criminali, con quelle specializzate in contrabbando di
stupefacenti che importano fino a 124 tonnellate di cocaina ogni anno.
L'allarme e' contenuto nell'ultimo rapporto dell'Europol, ''Serious and
Organised Crime Threat Assessment'', reso pubblico oggi dal quartier
generale dell'Aia. La cannabis resta lo stupefacenti preferito, con 23
milioni di consumatori in tutto il Continente per un mercato che vale
1.300 tonnellate di hashish e 1.200 tonnellate di erba ogni anno. La
cocaina resta al secondo posto con 4 milioni di consumatori che
consumano 124 tonnellate annualmente. Il rapporto di 46 pagine, che
l'Europol definisce il piu' dettagliato studio mai effettuato sul
crimine organizzato, evidenzia anche l'arrivo di una nuova ondata di
bande, alimentate dalla crisi finanziaria e dagli illeciti che e'
possibile commettere online. ''Questi gruppi non sono piu' definibili
per la loro nazionalita' o attivita', ma per la loro abilita' di operare
su base internazionale, con l'unico obiettivo di massimizzare i
profitti e minimizzare i rischi'', ha detto il capo dell'Europol, Rob
Wainwright. ''Sono l'incarnazione della nostra nuovo societa'
globalizzata''. La crisi economica ha per esempio spinto alcune
organizzazioni a passare dal traffico di beni di lusso contraffatti ai
beni di consumo di tutti i giorni, come il cibo, i detergenti, i
cosmetici e i farmaci. E ha contribuito all'incremento della tratta di
esseri umani, visto che la domanda di prodotti e servizi piu' economici
ha causato l'espansione dell'economia in nero in cui il lavoro degli
immigrati viene particolarmente sfruttato. Il rapporto dell'Europol
verra' inviato ai 27 paesi membri della Ue, affinche' possano stabilire
le strategie di contrasto alla criminalita' organizzata per i prossimi
quattro anni.
U.E. - Narcotraffico maggiore business malavita. Europol
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