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lunedì 4 gennaio 2016

Cannabis legalizzata in Usa. Crisi dei produttori in Messico

Articolo di Redazione
31 dicembre 2015 16:09

La progressiva liberalizzazione dl consumo di marijuana negli Stati Uniti sta complicando il business dei produttori clandestini di questa droga nel nord del Messico, cosi' come lo evidenzia il quotidiano Los Angeles Times.
Grazie ad alcune testimonianze dei contadini di piccole piantagioni di cannabis nello Stato di Sinaloa, pubblicate dal quotidiano, i ricavi che gli stessi hanno avuto per ogni chilogrammo di droga, in quattro anni e' passato da 100 a 30 dollari.
“La gente non vuole abbandonare le proprie piantagioni illegali, ma sempre piu' si sta rendendo conto che non e' un buon business”, ha detto al quotidiano Juan Guerra, ministro dell'Agricoltura dello Stato di Sinaloa.
“Se qualcuno viene qui per comprare marijuana, chiede che sia economica”, ha detto Emilio, un agricoltore che lavora quattro appezzamenti di droga coi propri figli.
“Pero', anche se in realtà non è più considerato un buon affare, non c'è niente altro da fare”.
Secondo i funzionari di entrambi i lati della frontiera consultati dal Los Angeles Times, la caduta dei prezzi ha provocato una riduzione della produzione della marijuana in Messico ed una diminuzione del traffico di droga verso il vicino Paese. Secondo Beau Kilmer, co-direttore del Centro di Indagini sulle Politiche delle droghe del think-thank Rand Corporation, nel 2008 il Messico era il Paese d'origine dei due terzi della marijuana consumata ogni anno in Usa.
Attualmente -dice Alejandro Hope, analista sulla sicurezza e le droghe in Messico, la marijuana messicana rappresenta meno di un terzo del totale che si consuma nel territorio statunitense.
“Cio' che e' cambiato oltre la frontiera sta facendo diventare la marijuana meno redditizia per organizzazioni come il cartello di Sinaloa”, dice Antonio Mazzitelli, rappresentante in Messico per l'Unocd.
In base a dati della Procura Generale della Repubblica, il Governo messicano sta cercando di eradicare 4.484 ettari di piantagioni di cannabis, un numero inferiore ai 17.777 eradicati nel 2010.
Riguardo ai sequestri nel 2014, l'Ufficio delle Dogane e Protezione delle Frontiere ne ha sequestrato 1.085 tonnellate alla frontiera. Quattro anni prima, i sequestri erano sulle 1.500 tonnellate.
Inoltre, il numero di arresti per coltivazione di marijuana all'estero, secondo la DEA, e' passato da 4.519 del 2010 a 2.367 nel 2014.
Nel 1996, la California, maggiore produttore di questo Paese, e' diventata il primo Stato che ha legalizzato la marijuana terapeutica. Altri 22 Stati hanno seguito il suo esempio negli ultimi venti anni.
Secondo le leggi federali statunitensi, pero', la produzione e il possesso di marijuana sono reati, e il Dipartimento i Giustizia Usa ha piu' volte interferito nelle legislazioni locali.


Cannabis legalizzata in Usa. Crisi dei produttori in Messico

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