Di seguito pubblichiamo la lettera inviata da un gruppo di associazioni al Presidente del Consiglio Renzi, per chiedere continuità con la politica fino ad ora adottata dal DPA:
http://www.riminitoday.it/cronaca/droga-lettera-associazioni-comunita-governo-renzi.html
Droga, lettera a Renzi delle associazioni: “Si continui col lavoro già fatto”In una lettera al nuovo Governo un nutrito gruppo di Comunità, Associazioni di Volontariato e Società Scientifiche e Professionali che operano nel campo della tossicodipendenza, chiedono di dare continuità e progressivo sviluppo alle azioni e alle strategie intraprese negli ultimi anni dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, basate su un approccio centrato sulla persona e sul suo recupero e non sulla convivenza e cronicizzazione della tossicodipendenza. «È auspicabile – si legge nella lettera, integralmente sul sito www.sanpatrignano.org – che in Italia si continui a supportare il “nuovo corso” attivato da qualche anno, che contrariamente ai precedenti non è stato condizionato da approcci ideologici e politicizzati, perseguendo con determinazione strategie e interventi antidroga».
Sappiamo fin troppo bene quali interessi si nascondano in realtà dietro tutta questa premura e sappiamo fin troppo bene anche che Renzi, indipendentemente dalle proposte di legge presentate da deputati e senatori del suo partito, non è molto favorevole alla legalizzazione della cannabis, quanto per una strategia di recupero totale dei tossicodipendenti nelle stesse identiche strutture che fino ad ora hanno molto più lucrato su di loro piuttosto che assisterli in un concreto percorso riabilitativo.
Proponiamo quindi (e vi invitiamo a diffondere e sostenere) di far sentire anche la nostra voce al neo Presidente del Consiglio partecipando alla seguente mailbombing:
Oggetto: Dimissioni del dott. Serpelloni
Testo:
Sig. Presidente del Consiglio, questa mail per chiedere che venga con urgenza valutato e riconsiderato, l’operato svolto dal Dipartimento Politiche Antidroga e dal capodipartimentale dott. Giovanni Serpelloni.Le ricordiamo che tutta l’attività svolta dal DPA (creazione voluta dal sen. Giovanardi) si è basata non sulla prevenzione e sull’educazione sull’uso e sull’abuso delle sostanze stupefacenti, ma unicamente su una illogica repressione del consumo, in particolar modo della cannabis, con i risultati devastanti che tutti abbiamo potuto constatare con il problema del sovraffollamento carcerario.
Indipendentemente quindi dal Ministero che Lei vorrà designare come riferimento Istituzionale per il DPA e in virtù del recente pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Fini-Giovanardi che ha riportato, applicando il buon senso, la cannabis in tabella II, riteniamo anacronistica e ulteriormente pericolosa, la linea di “prevenzione” adottata dal DPA e Le chiediamo di voler provvedere alla sostituzione del capo dipartimento dott. Giovanni Serpelloni con una figura con più alta competenza e maggior spessore scientifico.
La ringrazio per l’attenzione
Spedire a:
matteo@governo.it
centromessaggi@governo.it
ascia@legalizziamolacanapa.org
http://www.riminitoday.it/cronaca/droga-lettera-associazioni-comunita-governo-renzi.html
Droga, lettera a Renzi delle associazioni: “Si continui col lavoro già fatto”In una lettera al nuovo Governo un nutrito gruppo di Comunità, Associazioni di Volontariato e Società Scientifiche e Professionali che operano nel campo della tossicodipendenza, chiedono di dare continuità e progressivo sviluppo alle azioni e alle strategie intraprese negli ultimi anni dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, basate su un approccio centrato sulla persona e sul suo recupero e non sulla convivenza e cronicizzazione della tossicodipendenza. «È auspicabile – si legge nella lettera, integralmente sul sito www.sanpatrignano.org – che in Italia si continui a supportare il “nuovo corso” attivato da qualche anno, che contrariamente ai precedenti non è stato condizionato da approcci ideologici e politicizzati, perseguendo con determinazione strategie e interventi antidroga».
Sappiamo fin troppo bene quali interessi si nascondano in realtà dietro tutta questa premura e sappiamo fin troppo bene anche che Renzi, indipendentemente dalle proposte di legge presentate da deputati e senatori del suo partito, non è molto favorevole alla legalizzazione della cannabis, quanto per una strategia di recupero totale dei tossicodipendenti nelle stesse identiche strutture che fino ad ora hanno molto più lucrato su di loro piuttosto che assisterli in un concreto percorso riabilitativo.
Proponiamo quindi (e vi invitiamo a diffondere e sostenere) di far sentire anche la nostra voce al neo Presidente del Consiglio partecipando alla seguente mailbombing:
Oggetto: Dimissioni del dott. Serpelloni
Testo:
Sig. Presidente del Consiglio, questa mail per chiedere che venga con urgenza valutato e riconsiderato, l’operato svolto dal Dipartimento Politiche Antidroga e dal capodipartimentale dott. Giovanni Serpelloni.Le ricordiamo che tutta l’attività svolta dal DPA (creazione voluta dal sen. Giovanardi) si è basata non sulla prevenzione e sull’educazione sull’uso e sull’abuso delle sostanze stupefacenti, ma unicamente su una illogica repressione del consumo, in particolar modo della cannabis, con i risultati devastanti che tutti abbiamo potuto constatare con il problema del sovraffollamento carcerario.
Indipendentemente quindi dal Ministero che Lei vorrà designare come riferimento Istituzionale per il DPA e in virtù del recente pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Fini-Giovanardi che ha riportato, applicando il buon senso, la cannabis in tabella II, riteniamo anacronistica e ulteriormente pericolosa, la linea di “prevenzione” adottata dal DPA e Le chiediamo di voler provvedere alla sostituzione del capo dipartimento dott. Giovanni Serpelloni con una figura con più alta competenza e maggior spessore scientifico.
La ringrazio per l’attenzione
Spedire a:
matteo@governo.it
centromessaggi@governo.it
ascia@legalizziamolacanapa.org
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