Gentilissimo Primo Ministro Mario Monti,
Gentilissimo Ministro Andrea Riccardi,
Genitilssimo Ministro Corrado Passera,
A seguito delle ultime dichiarazioni sulle necessità di reperimento di nuovi fondi per la sostenibilità del sistema sanitario, vorrei sottoporre alla sua attenzione la possibilità di seguire l' esempio statunitense di autorizzazione alla coltivazione, consumo e vendita di cannabis per scopi terapeutici.
Negli Stati Uniti è possibile coltivare sotto autorizzazione Statale (non federale) cannabis per scopi terapeutici in 19 Stati dell' Unione. In Italia sarebbe interessante, al fine di reperire risorse per la sanità, introdurre una licenza annuale rinnovabile alla quale applicare una tassa di scopo da destinare alla sanità; esiste una licenza per la caccia, perchè non introdurre una licenza (ovviamente a prezzi accessibili per es: 50 euro l' anno) per la coltivazione di cannabis per i malati che possono sostenere una simile spesa?
Il testo unico sulle sostanze stupefacenti prevede la possibilità di coltivazione di cannabis a scopi di ricerca solo ad istituti pubblici, come ad esempio il centro di ricerca Militare di Firenze. Perchè non approfittare della creazione di altri centri di ricerca simili per la produzione di cannabis medica da vendere sotto prescrizione medica e garantire risparmi sulle spese di reperimento di questa sostanza per i malati gravi ai quali viene prescritta gratuitamente come terapia? Attualmente il costo per le ASL è di 40 Euro/gr per la sostanza. Un prezzo fuori mercato ed economicamente insostenibile per il SSN. La coltivazione attraverso centri di ricerca abbatterebbe enormemente questi costi.
Altri vantaggi della regolamentazione della cannabis terapeutica e della produzione in scala di questa sostanza, sarebbero apprezzabili nel momento in cui, come avviene negli USA, la vendita sotto prescrizione medica a persone non malate gravi garantirebbe nuove tasse per il SSN. Essendo le società che producono questa sostanza pubbliche si avrebbe il doppio beneficio di garantire il monopolio di Stato sulla sostanza e tasse derivate dalla vendita incassate direttamente dall' erario senza profitti privati e con la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso i nuovi centri di ricerca.
Colgo l' occasione per porgere i più distinti saluti e i migliori auguri per il proseguo di un buon lavoro di fine legislatura.
Gentilissimo Ministro Andrea Riccardi,
Genitilssimo Ministro Corrado Passera,
A seguito delle ultime dichiarazioni sulle necessità di reperimento di nuovi fondi per la sostenibilità del sistema sanitario, vorrei sottoporre alla sua attenzione la possibilità di seguire l' esempio statunitense di autorizzazione alla coltivazione, consumo e vendita di cannabis per scopi terapeutici.
Negli Stati Uniti è possibile coltivare sotto autorizzazione Statale (non federale) cannabis per scopi terapeutici in 19 Stati dell' Unione. In Italia sarebbe interessante, al fine di reperire risorse per la sanità, introdurre una licenza annuale rinnovabile alla quale applicare una tassa di scopo da destinare alla sanità; esiste una licenza per la caccia, perchè non introdurre una licenza (ovviamente a prezzi accessibili per es: 50 euro l' anno) per la coltivazione di cannabis per i malati che possono sostenere una simile spesa?
Il testo unico sulle sostanze stupefacenti prevede la possibilità di coltivazione di cannabis a scopi di ricerca solo ad istituti pubblici, come ad esempio il centro di ricerca Militare di Firenze. Perchè non approfittare della creazione di altri centri di ricerca simili per la produzione di cannabis medica da vendere sotto prescrizione medica e garantire risparmi sulle spese di reperimento di questa sostanza per i malati gravi ai quali viene prescritta gratuitamente come terapia? Attualmente il costo per le ASL è di 40 Euro/gr per la sostanza. Un prezzo fuori mercato ed economicamente insostenibile per il SSN. La coltivazione attraverso centri di ricerca abbatterebbe enormemente questi costi.
Altri vantaggi della regolamentazione della cannabis terapeutica e della produzione in scala di questa sostanza, sarebbero apprezzabili nel momento in cui, come avviene negli USA, la vendita sotto prescrizione medica a persone non malate gravi garantirebbe nuove tasse per il SSN. Essendo le società che producono questa sostanza pubbliche si avrebbe il doppio beneficio di garantire il monopolio di Stato sulla sostanza e tasse derivate dalla vendita incassate direttamente dall' erario senza profitti privati e con la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso i nuovi centri di ricerca.
Colgo l' occasione per porgere i più distinti saluti e i migliori auguri per il proseguo di un buon lavoro di fine legislatura.
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