Gentilissimo Primo Ministro Mario Monti, gentilissimo Ministro Andrea Riccardi
Alla luce delle ultime dichiarazioni del primo ministro sulla monotonia del posto fisso, vorrei candidarmi alla dirigenza del Dipartimento alle politiche Antidroga, chiedendo le dimissioni del attuale direttore, per incapacità nel contrasto alla diffusione di stupefacenti.
Al momento, pur trovandomi felicemente impiegato, sfortunatamente tramite agenzia e con contratto a tempo determinato, sarei ben lieto di poter servire lo stato Italiano nel elaborazione di una strategia nazionale da concordare con gli altri partner europei per la riduzione del fenomeno della tossicodipendenza. Mi piacerebbe molto lavorare a tempo indeterminato nella società presso la quale sono impiegato, ma sarei altrettanto disponibile a seguire il suo consiglio sulla "mobilità" se potessi servire lo stato come direttore del DPA ben consapevole del successo che potrei portare nell' ambito della riduzione del consumo di stupefacenti.
Alla luce del nuovo tavolo Europeo al quale il ministro Riccardi si è , metaforicamente, seduto, credo che un cambio alla direzione del DPA sarebbe un segnale, oltre che auspicabile, anche di chiaro indirizzo di cambio di rotta con il fallimentare passato quarantennale di "guerra alla droga" che ha portato ad una diffusione endemica delle sostanze stupefacenti illegali arricchendo in maniera mostruosa i criminali.
La mia proposta è seria e sarei lieto se venisse presa in considerazione.
Approfitto per salutarVi cordialmente
Alla luce delle ultime dichiarazioni del primo ministro sulla monotonia del posto fisso, vorrei candidarmi alla dirigenza del Dipartimento alle politiche Antidroga, chiedendo le dimissioni del attuale direttore, per incapacità nel contrasto alla diffusione di stupefacenti.
Al momento, pur trovandomi felicemente impiegato, sfortunatamente tramite agenzia e con contratto a tempo determinato, sarei ben lieto di poter servire lo stato Italiano nel elaborazione di una strategia nazionale da concordare con gli altri partner europei per la riduzione del fenomeno della tossicodipendenza. Mi piacerebbe molto lavorare a tempo indeterminato nella società presso la quale sono impiegato, ma sarei altrettanto disponibile a seguire il suo consiglio sulla "mobilità" se potessi servire lo stato come direttore del DPA ben consapevole del successo che potrei portare nell' ambito della riduzione del consumo di stupefacenti.
Alla luce del nuovo tavolo Europeo al quale il ministro Riccardi si è , metaforicamente, seduto, credo che un cambio alla direzione del DPA sarebbe un segnale, oltre che auspicabile, anche di chiaro indirizzo di cambio di rotta con il fallimentare passato quarantennale di "guerra alla droga" che ha portato ad una diffusione endemica delle sostanze stupefacenti illegali arricchendo in maniera mostruosa i criminali.
La mia proposta è seria e sarei lieto se venisse presa in considerazione.
Approfitto per salutarVi cordialmente
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