Contrasto agli stupefacenti, sono oltre 152 le tonnellate di sostanze sequestrate e 29.474 persone denunciate all'autorità giudiziaria nel corso dell'anno scorso. Sono i dati del Rapporto 2014 della direzione centrale Servizi antidroga del Viminale, pubblicati oggi. Sono stati registrati, rispetto all'anno precedente, incrementi nei sequestri di hashish (+211,29%), di marijuana (+15,93%), di eroina (+5,30%) e di droghe sintetiche in dosi (+23,99%). Sono risultati, invece, in diminuzione i sequestri di cocaina (-21,90%), di droghe sintetiche in polvere (-56,32%), di L.S.D. (-25,21%) e di piante di cannabis (-86,41%).
Dall'analisi dei dati raccolti risulta che "l'Italia continua a rappresentare un importante crocevia del narcotraffico internazionale specialmente per quanto riguarda le rotte marittime, i cui approdi registrano ben il 98,83% del totale delle droghe sequestrate alle frontiere, facendo registrare un incremento circa del 3% rispetto all'anno precedente".
Malgrado l'ingente mole di sostanze stupefacenti sequestrate, nel 2014 le operazioni antidroga sono scese sotto quota 20.000 (19.449, con un decremento rispetto al 2013 pari all’11,47%. "Tale sensibile riduzione -scrive la Dcsa nel Rapporto- potrebbe trovare ragionevole spiegazione nel susseguirsi degli interventi sulla disciplina normativa in materia di sostanze stupefacenti e, in particolare, nelle modifiche operate nel 2014 sul quadro sanzionatorio penale e amministrativo che presidia l’attività di repressione".
Su un totale di 29.474 informative di reato, 2.776 di queste "hanno riguardato il reato associativo, un numero che ben riflette l'impegno operativo e l'attenzione degli organi investigativi nei confronti della criminalità organizzata. Circa un terzo dei responsabili degli illeciti traffici che alimentano il mercato interno della droga è rappresentato da compagini criminali estere, spesso joint venture con i sodalizi italiani per meglio rispondere alle particolari esigenze del narcotraffico".
Oltre la metà dei 10.585 stranieri denunciati nel 2014 per violazione della normativa in materia di stupefacenti è ancora concentrata prevalentemente nelle regioni del nord e nel Lazio. Le etnie estere maggiormente coinvolte sono quelle provenienti dal Marocco, dall'Albania, dalla Tunisia e dalla Nigeria.
ITALIA - Servizi antidroga Viminale. Rapporto 2014
Dall'analisi dei dati raccolti risulta che "l'Italia continua a rappresentare un importante crocevia del narcotraffico internazionale specialmente per quanto riguarda le rotte marittime, i cui approdi registrano ben il 98,83% del totale delle droghe sequestrate alle frontiere, facendo registrare un incremento circa del 3% rispetto all'anno precedente".
Malgrado l'ingente mole di sostanze stupefacenti sequestrate, nel 2014 le operazioni antidroga sono scese sotto quota 20.000 (19.449, con un decremento rispetto al 2013 pari all’11,47%. "Tale sensibile riduzione -scrive la Dcsa nel Rapporto- potrebbe trovare ragionevole spiegazione nel susseguirsi degli interventi sulla disciplina normativa in materia di sostanze stupefacenti e, in particolare, nelle modifiche operate nel 2014 sul quadro sanzionatorio penale e amministrativo che presidia l’attività di repressione".
Su un totale di 29.474 informative di reato, 2.776 di queste "hanno riguardato il reato associativo, un numero che ben riflette l'impegno operativo e l'attenzione degli organi investigativi nei confronti della criminalità organizzata. Circa un terzo dei responsabili degli illeciti traffici che alimentano il mercato interno della droga è rappresentato da compagini criminali estere, spesso joint venture con i sodalizi italiani per meglio rispondere alle particolari esigenze del narcotraffico".
Oltre la metà dei 10.585 stranieri denunciati nel 2014 per violazione della normativa in materia di stupefacenti è ancora concentrata prevalentemente nelle regioni del nord e nel Lazio. Le etnie estere maggiormente coinvolte sono quelle provenienti dal Marocco, dall'Albania, dalla Tunisia e dalla Nigeria.
ITALIA - Servizi antidroga Viminale. Rapporto 2014